“Investigare sui meccanismi cellulari che sono alla base della vita del bulbo è senz’altro la giusta via per stimolare la ricrescita del capello e, sebbene la scoperta relativa alla proteina KROX20 sia stata casuale, la medicina dermatologica e tricologica hanno avviato, già da una decina di anni, ricerche e terapie in questa direzione”. E’ questo il commento del dott. Fabio Rinaldi, Dermatologo Presidente dell’IHRF (International Hair Research Foundation) alla notizia della scoperta da parte di alcuni ricercatori Texani del coinvolgimento della proteina KROX20 nella formazione del pelo in alcuni roditori.
“Uno dei primi articoli sulla stimolazione dei bulbi piliferi attraverso l’uso dei fattori di crescita risale infatti al 2007 e, da allora, la ricerca ha compiuto numerosi passi in avanti. Quello che è interessante sottolineare però è che la scoperta del coinvolgimento di questa proteina costituisce un ulteriore tassello a conferma dell’efficacia delle diverse terapie recettoriali nel ridare la vita al capello: da diversi anni, infatti, grazie alla collaborazione con l’Università di Brescia, ho sperimentato con risultati più che soddisfacenti alcuni approcci terapeutici che si basano sulla stimolazione dei bulbi. A partire dalla Bio-Stimolazione a Led, che va ad agire sui mitocondri e di conseguenza sull’attività cellulare, passando per il PRP, il plasma ricco di piastrine, una terapia rigenerativa che sfrutta l’effetto dei fattori di crescita autologhi (cioè dello stesso soggetto) ottenuti dalla centrifugazione del sangue ricavato con un semplice prelievo. O, per finire, – con la Terapia Cellulare, una delle espressioni più avanzate di medicina rigenerativa, che fonda la sua efficacia su una sospensione di cellule autologhe della pelle (del primo strato dell’epidermide), trattate in modo da ottenere un’alta concentrazione di fattori di crescita dei cheratinociti e cellule staminali epidermiche, in grado di stimolare e attivare i bulbi dei capelli riparando la mancanza di attività delle cellule affette dalla patologia”.