Messi al bando con la legge del 2012, “nel nostro paese continuano a circolare il 50% dei sacchetti non a norma” alimentando il mercato dell’illegalità. Un fenomeno che si risolve solo intensificando sequestri “andando a beccare quelli che sono i pesci grossi della filiera illegale”. Così Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, commenta all’Adnkronos, l’operazione della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro su scala nazionale di circa 2 milioni di shopper non in regola.
Purtroppo, sottolinea Ciafani, “i sequestri delle forze polizia non sono in numero adeguato rispetto alla pervasività del fenomeno illegale” e su questo “è fondamentale beccare i pesci grossi. E’ inutile andare dal piccolo commerciante, bisogna prendere quelle 20 centrali di diffusione di shopper illegali che fanno volumi immensi”. Insomma, “bisogna arrestare il narcotrafficante e non lo spacciatore”.
Il problema degli shopper non a norma “non è solo ambientale ma anche economico. Ci sono aziende che in Italia hanno investito per produrre sacchetti rispondenti alla legge e che oggi non possono fare ulteriori investimenti perché sanno che metà del mercato è occupato da prodotti illegali”. Senza contare, conclude Ciafani, “che alcuni siti chimici industriali sono in stato comatoso e rischiano di chiudere. (AdnKronos)