Si rafforza la prevenzione delle catastrofi attraverso i satelliti nello spazio. L’Agenzia Spaziale Italiana Italia e la sua omologa argentina Conae hanno concluso un importante accordo per lo sfruttamento dei dati satellitari del programma a tecnologia radar Siasge, il Sistema Italo Argentino di Satelliti per la Gestione delle Emergenze Ambientali e lo Sviluppo Economico. Ad oggi Siasge, costituito dalla costellazione radar Cosmo-SkyMed e da quella argentina Saocom, è attivo con i primi 4 satelliti di Cosmo-SkyMed, ai quali si aggiungeranno i due satelliti argentini in fase di sviluppo, che saranno lanciati, il primo nel 2018 e il secondo nel 2019. Mettendo insieme la banda X del sistema italiano di osservazione della terra ad uso duale Cosmo-SkyMed, e la banda L del sistema argentino Saocom, Siasge, sottolinea l’Asi, è un sistema operativamente integrato e interoperabile – il più grande al mondo nel Sar – per la gestione e la prevenzione delle grandi emergenze. I satelliti del sistema guarderanno e monitoreranno il territorio in qualsiasi condizione meteorologica, di giorno e di notte, con una elevata frequenza di rivisitazione dei siti. Ciò permette di seguire con attenzione i cambiamenti climatici, delle acque e di tutto quanto avviene sopra e sotto il territorio come inondazioni, frane, alluvioni, incendi, sviluppo agricolo, urbanizzazione, migrazioni, segnala l’Asi. “Siasge è un programma molto ambizioso e unico al mondo che unisce la ricerca scientifica e la tecnologia di due Paesi indissolubilmente legati da una profonda amicizia, cultura, e dalla convinzione che le attività spaziali siano cruciali per lo sviluppo sociale ed economico“, ha commentato il presidente dell’Asi, Roberto Battiston, che ha sottoscritto l’accordo a Bariloche, nel corso della visita in Argentina del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha presenziato alla sigla dell’intesa. Con Battiston a firmare l’accordo è stato il ministro della Scienza e della Tecnologia, Lino Barañao, nel corso di una cerimonia che si è tenuta all’Istituto argentino per la Ricerca Applicata di Bariloche dove sono in costruzione i satelliti Saocom. Questi accordi “sono la prova che l’alto livello della collaborazione tecnologica e scientifica tra Italia e Argentina, sperimentato in passato, prosegue con questi progetti che coinvolgono non solo le istituzioni ma anche il settore privato” ha sottolineato il ministro Barañao. E del resto è stato lo stesso Mattarella, proprio durante la cerimonia per la firma dell’accordo, a ribadire il significato che riveste per il futuro la cooperazione industriale e scientifica. “Sono ambiti di eccellenza -ha evidenziato il Capo dello Stato- nei quali i nostri ricercatori, i nostri scienziati, argentini e italiani, dimostrano quotidianamente il loro valore, nella realizzazione di una rete di conoscenza e di ricerca che sta dando risultati straordinari“. “Siasge -ha ricordato Mattarella- non è soltanto un sistema avanzatissimo e unico al mondo per l’osservazione della terra e per la prevenzione di catastrofi naturali, ma anche una collaborazione, che esprime bene il carattere della nostra amicizia“. La cooperazione sancita a Bariloche prevede anche la inter-operabilità tra le basi di terra per la ricezione e l’archiviazione dei dati, in Italia, con il Centro Asi di Matera e, in Argentina, con il Centro Conae a Cordoba. “Leonardo è orgogliosa del contribuito dato al successo del programma satellitare italiano Cosmo-SkyMed, direttamente e attraverso Thales Alenia Space e Telespazio, che opera e gestisce la costellazione, insieme all’Asi, dal centro spaziale del Fucino e da quello di Matera con e-Geos” ha scandito Luigi Pasquali, Direttore del settore spazio di Leonardo e Amministratore Delegato di Telespazio“. Donato Amoroso, Amministratore Delegato di “Thales Alenia Space ha quindi ricordato il primato nella tecnologia radar per l’Osservazione della Terra e “l’attuale impegno nella seconda generazione di Cosmo-SkyMed, il cui sviluppo -ha detto- rappresenta un ulteriore salto generazionale in termini tecnologici“. L’obiettivo finale del progetto è l’integrazione e lo sfruttamento commerciale dei dati e delle applicazioni derivanti dalle due costellazioni satellitari. “Il Sistema nel suo complesso -ha evidenziato l’Asi- è unico al mondo per sfida tecnologica, utilizzo dei dati, vasta quantità di applicazioni satellitari da utilizzare in Italia, in Europa, in Argentina, in l’America Latina e in tutto il resto del mondo“. Uno studio congiunto dell’Agenzia Spaziale Italiana e della Commissione nazionale argentina per le attività spaziali ha dimostrato che “l’integrazione delle due bande raggiunge circa il 78% delle possibili applicazioni spaziali utilizzando le bande X, L e X+L“.