Straordinaria scoperta archeologica in uno scantinato: i resti del più antico titanosauro

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Sono stati scoperti niente meno che in uno ‘scantinato‘ i resti del più antico progenitore dei titanosauri, il gruppo di dinosauri che comprende alcuni dei più grandi animali che abbiano mai popolato il nostro pianeta. La scoperta è giunta dalle nuove analisi di alcuni fossili risalenti a 160 milioni di anni fa e scoperti in Francia negli anni ’30. Ad annunciarlo è stato un gruppo di ricercatori europeo guidato da Philip Mannion, dell’Imperial College di Londra, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista PeerJ. Scoperti nel 1934 nel villaggio di Damparis, nell’est della Francia, i fossili erano stati relegati nei magazzini del Museo nazionale di storia naturale di Parigi e quasi del tutto dimenticati. Ma rispolverando quei resti i ricercatori britannici hanno voluto analizzare in dettaglio i fossili scoprendo che il dinosauro di Damparis, ribattezzato in Vouivria damparisensis, era in realta’ il piu’ antico antenato degli enormi titanosauri, dei giganti che potevano arrivare al peso record di 100 tonnellate per 30 metri di lunghezza.

Il Vouivria era, secondo lo studio, un esemplare giovane che raggiungeva i 15 metri di lunghezza e 15 tonnellate di peso, era erbivoro e provvisto di collo e coda molto lunghe. I resti risalgono a circa 160 milioni di anni fa, la fine del Giurassico, quando l’Europa era ancora una estesa area di grandi isole. L’albero genealogico dei titanosauri e’ considerato ancora oggi un complicato puzzle e la scoperta di questa nuova ‘tessera’ potrebbe aiutare a ricostruire la storia evolutiva di questi giganti che popolarono il pianeta fino alla grande estinzione di massa del Cretaceo, 66 milioni di anni fa.

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