Vaccini, Gentiloni e Boschi sminano il Decreto: in Cdm arriva il testo già condiviso

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Una discussione lunga in Consiglio dei ministri, ma priva di asprezze e senza polemiche, in cui alcuni ministri hanno parlato anche in base a esperienze personali e casi conosciuti di ‘prima mano’. Così, assicurano più partecipanti, il temuto passaggio del decreto sull’obbligatorietà dei VACCINI è passato in Cdm, dove è stato approvato stamattina. Dopo lo ‘stop and go’ della scorsa settimana, poteva anche non essere così scontato. Ma a lavorare su una approvazione senza ‘intoppi’ del Dl è stato lo stesso Paolo Gentiloni, in un gioco di sponda con Maria Elena Boschi.

Il Cdm, infatti, a quanto si apprende, è stato preceduto da una sorta di pre-Consiglio informale con Gentiloni prima e Boschi poi impegnati ad ascoltare le ragioni delle due ‘contendenti’: Beatrice Lorenzin e Valeria Fedeli. Non a caso, il premier ha aperto la conferenza stampa che ha fatto seguito al Cdm ringraziando proprio le due ministre e la sottosegretaria “che hanno lavorato alla definizione del decreto”. La formula che ha messo fine alla discussione tra Salute e Istruzione, divisi sulla questione dell’età coinvolta, è stata quella dell’obbligo da 0 a 16 anni assicurato con una formula doppia: mancata iscrizione alla scuola 0-6 e inasprimento (“da 10 a 30 volte”) delle sanzioni per la scuola dell’obbligo.

Grazie alla mediazione del premier e della sottosegretaria, il testo del decreto è entrato, quindi, in Consiglio già con i due fronti contrapposti ormai abbondantemente in disarmo. E il Cdm, lungo, anche perchè dedicato al tema del riordino della Pa, è filato sostanzialmente liscio. “La tutela del diritto costituzionale all’istruzione è garantito”, ha quindi spiegato la Fedeli. “Siamo a una vera e propria svolta”, ha sottolineato da parte sua la Lorenzin. La soluzione dell’obbligo 0-16 assicurato con strumenti diversi, tra l’altro, avrebbe anche incassato l’ok di Matteo Renzi, molto sensibile su questo tema.

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