Fa troppo caldo per decollare. E’ accaduto a Phoenix, in Arizona, dove sono stati cancellati una cinquantina di voli a causa di una temperatura al suolo che ha sfiorato i 50 gradi, ovvero ben oltre il limiti massimo consentito per l’operativita’ di molti aerei. American Airlines ha annunciato la cancellazione di decine di voli dall’aeroporto Sky Harbor nelle ore piu’ calde del giorno, tra le 15 e le 18. La maggior parte delle cancellazioni ha riguardato i bimotori Bombardier CRJ, utilizzati su tratte a medio raggio, che hanno una temperatura massima per operare di 48 gradi. I Boeing e gli Airbus possono decollare fino a 52-53 gradi. Il record assoluto di temperatura per Phoenix e’ di 50 gradi, registrati il 26 giugno 1990.
Quando il caldo è eccessivo, l’aria diventa rarefatta, ha una densita’ piu’ bassa e questo riduce la forza di portanza generata dalle ali, necessaria a sostenere gli aerei, in particolare in fase di decollo. Questo impone a temperature particolarmente elevate di ridurre il carico degli aerei (meno passeggeri e meno bagagli) o di predisporre piste piu’ lunghe per il decollo. Gia’ un rapporto del 2016 della International Civil Aviation Organization (Icao) ha avvertito che i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature avranno “gravi conseguenze sulle performance degli aerei in fase di decollo”. Molti Paesi mediorientali e anche alcuni aeroporti in alta quota dell’America latina, infatti, fanno partire i voli intercontinentali la sera, quando è più fresco.