Astrofisica: i buchi neri supermassicci sembrano “nascondersi” nel cielo

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Non solo sono, per natura, invisibili all’osservazione diretta. Ma, per complicare il lavoro degli scienziati che cercando di carpirne i segreti, tendono anche a nascondersi. A camuffarsi. I buchi neri supermassicci pare amino accrescersi, divorando ogni cosa, luce compresa, celandosi in ambienti particolarmente inaccessibili.

Lo afferma un team internazionale di astronomi, coordinato dai ricercatori spagnoli dell’Instituto de Física de Cantabria, a Santander, in uno studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters.

I buchi neri supermassicci – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – sono autentici giganti cosmici. Possono, infatti, avere una massa pari a milioni o miliardi di volte quella del Sole. Secondo i modelli cosmologici più accreditati, al centro di ogni galassia, Via Lattea compresa, dimorerebbe uno di questi mostri cosmici.

Secondo gli attuali modelli, nei buchi neri supermassicci più luminosi l’anello di polveri che circonda questi mostri del cielo sarebbe meno fitto, consentendo una maggiore visibilità, sebbene sempre indiretta, del buco nero stesso.

Gli studiosi spagnoli, però, attraverso simulazioni e dati osservativi del telescopio a raggi X dell’ESA XMM-Newton, hanno dipinto un quadro diverso. Secondo il loro studio, il numero di buchi neri supermassicci è sottostimato. Segno che molti di questi mostri del cielo sono, in realtà, così ben nascosti da sfuggire persino all’osservazione ai raggi X.

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