Anche nella dichiarazione dei redditi 2017 sarà possibile portare in detrazione i canoni di locazione per gli alloggi adibiti ad abitazione principale, si legge su investireoggi.it.
La detrazione riguarda i contratti a canone libero, canone convenzionale, stipulati da lavoratori che devono trasferirsi per motivi di lavoro o stipulati da giovani con età compresa tra i 20 e i 30 anni.
Per i contratti a canone libero sono previste due fasce di detrazione: 300 euro per redditi complessivi che non superano i 15.493,71 euro; 150 euro per redditi complessivi superiori a 15.493,71 euro ma inferiori a 30.987,41 euro.
Per i contratti di locazione convenzionali (come ad esempio con prezzi stabiliti in base ad accordi locali tra organizzazioni della proprietà edilizia e conduttori) sono previste 2 fasce di detrazione: 495,80 euro per redditi complessivi che non superano i 15.493,71 euro; 247,90 euro per redditi complessivi superiori a 15.493,71 euro ma inferiori a 30.987,41 euro.
Per i contratti di locazione per giovani con età compresa tra i 20 e i 30 anni la detrazione spettante è di 991,60 euro solo se i redditi complessivi non superano i 15.493,71 euro.
Per i lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per ragioni di lavoro in un comune ad almeno 100 Km di distanza da quello della precedente residenza o che si trovi in un’altra regione, la residenza, inoltre, deve essere stata trasferita nei 3 anni antecedenti quello della richiesta, spetta la detrazione pari a: 991,60 euro per redditi complessivi che non superano i 15.493,71 euro 495,80 euro per redditi complessivi superiori a 15.493,71 euro ma inferiori a 30.987,41 euro Tale detrazione spetta solo per i primi 3 anni dal cambio della residenza.
In tutti i casi la documentazione da presentare è il contratto di locazione regolarmente registrato e l’autocertificazione che attesti che l’alloggio è adibito ad abitazione principale. Per i lavoratori dipendenti è richiesta anche la documentazione riferita al lavoro (CU/2017). (AdnKronos)