Secondo quanto riportato dal giornale South China Morning Post, allo zoo World Animal Yancheng Selvatic nella provincia di Jiangsu nella Cina orientale è avvenuto un fatto davvero agghiacciante: un asino vivo – spiega in una nota la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – è stato buttato nella fossa delle tigri e ha cercato invano di scappare e di difendersi per circa mezz’ora prima di essere sbranato dai grandi felini. Il motivo del gesto sembrerebbe una sorta di ripicca da parte di un gruppo di persone che volevano portare via l’asino dallo zoo per rivenderlo ma, davanti al diniego da parte dei responsabili, hanno compiuto quest’azione crudele.
Piera Rosati ha scritto una lettera all’ambasciatore cinese in Italia condannando la gravità dell’episodio avvenuto, peraltro, davanti al pubblico presente nello zoo. Nella lettera, la Presidente LNDC ha anche ricordato come la Cina sia già tristemente famosa per il festival di Yulin e il consumo di carne di cane in generale, osservando come questa ennesima dimostrazione di disprezzo per la vita non faccia altro che rovinare ancora di più la reputazione del Paese.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane continuerà a battersi affinché tutti gli animali vengano trattati con il rispetto che meritano in quanto esseri senzienti e nella speranza di riuscire un giorno a vivere in un mondo senza circhi, zoo o qualsivoglia altro luogo di prigionia o sfruttamento, ma con gli animali liberi di vivere la loro vita ed esprimere realmente la loro natura.