Durante il periodo estivo è facile assistere ad un incremento dei casi di cistite che vede tra i suoi responsabili batteri come Escherichia Coli, Stafilocco e Streptococcus. La cistite estiva dà luogo a sintomi piuttosto fastidiosi: continuo e urgente stimolo a urinare, dolore e bruciore vescicale, gonfiore, fitte al basso ventre, febbre, traccia di sangue nelle urine. Complici caldo, sudorazione, salsedine, sabbia, è facile incorrere nella più diffusa infezione femminile.
Alcuni accorgimenti per prebenirla: stendersi si un telo o una sdraio è più igienico che sedersi direttamente sulla sabbia; non indossare il costume bagnato per molto tempo in quanto l’ambiente umido è l’habitat ideale per la proliferazione batterica; preferibilmente cambiarsi il costume dopo il bagno o, ancora meglio, sostituirlo con uno slip.
Bevete molta acqua, urinando ogni volta che sentite il bisogno di farlo, senza trattenervi; prediligete indumenti in cotone o lino, mai in tessuto sintetico, lavatevi correttamente, dalla vescica verso dietro e non viceversa per evitare di trasportare i batteri fecali, in prossimità dell’ano, sino alla vescica; adottate un’alimentazione ricca di fibre e vitamine, prediligendo, ad esempio, frutti rossi, succo d’ananas e uva ursina.
Non abusate di lavande e detergenti per l’igiene intima, utilizzando esclusivamente quelli con ph 5, il più simile a quello vaginale; tenetevi lontani dagli sbalzi di temperatura in quanto la vasocostrizione che ne deriva potrebbe accentuare l’infiamazione.
Per evitare il contagio è utile tenere biancheria e asciugamano separati. Assumete ciclicamente fermenti lattici vivi e accantonate, almeno nelle fasi più acute del diasturbo, i rapporti sessuali per evitare che sfregamenti o microabrasioni possano peggiorare la situazione, utilizzando sempre metodi contraccettivi.