Se gli Stati Uniti riducessero il proprio impegno nella lotta al cambiamento climatico, la leadership sulle tematiche ambientali a livello globale potrebbe essere presa dalla Cina, la cui azione si andrebbe ad affiancare a quella già portata avanti dall’Europa. Lo ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a margine del convegno ‘Aziende e finanza 2030: il motore dello sviluppo sostenibile’, in corso all’Unicredit Pavilion di Milano.”Sì, credo di sì perché oggi la Cina ha questo problema evidente, lo conosce e lo sta scontando sul proprio territorio. E ha capito quello che non ha capito Trump: che conviene farla“, ha risposto Galletti a chi gli chiedeva se un minore impegno statunitense in tema di politica ambientale potrebbe essere compensato da una maggiore attenzione da parte della Cina a questo argomento. “Quindi credo che la leadership la prenderanno sicuramente i cinesi. L’Europa l’ha avuta in tutti questi anni e continuerà a esercitarla“, ha proseguito Galletti, segnalando che un confronto tra Roma e Pechino sul tema non c’è ancora stato, ma si aprirà a breve. “Sarò in Cina a metà giugno e parleremo anche di questo“, ha anticipato il ministro.