Il Monferrato è “servito” presso Tenuta Montemagno, dove questa mattina si è svolto il convegno “Monferrato land of taste: il territorio come vera risorsa per l’economia”, organizzato da Confagricoltura Asti. A fare gli onori di casa è toccato al presidente di Confagricoltura Asti, Massimo Forno. Presenti tra i relatori: l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, il presidente della Provincia di Asti, Marco Gabusi, il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici, il presidente dell’associazione produttori del Nizza, Gianni Bertolino e il direttore del Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG, Giorgio Bosticco. Le conclusioni finali sono state affidate al presidente nazionale diConfagricoltura Massimiliano Giansanti. Moderatore d’eccezione il critico di enogastronomiaEdoardo Raspelli, che insieme alla sua co-conduttrice, la giornalista di Food, Sara Colonna, specializzata in marketing alimentare, hanno stimolato gli illustri ospiti su vari temi inerenti allo sviluppo del territorio, tra cui, il turismo, l’enogastronomia e la sostenibilità ambientale.
“Siamo debitori nei confronti di questo territorio, siamo fruitori e dobbiamo essere promotori”, ha affermato il presidente di Confagricoltura Asti Massimo Forno, che elogia l’importanza del campanilismo.
“I campanili sono un elemento essenziale che contraddistingue il nostro territorio, ma è necessario abbandonare gli individualismi in quanto dannosi”. “Inoltre”, conclude Forno, “per promuovere al meglio un territorio, è necessario conoscerlo al meglio e purtroppo non sempre questo avviene”.
“Sono stati compiuti passi importanti in merito all’afflusso turistico da quando questo territorio è stato eletto patrimonio dell’Unesco”, ha affermato il presidente della Provincia di Asti, Marco Gabusi, “purtroppo uno dei limiti è la carenza di infrastrutture che non permettono sempre un raggiungimento ottimale dei nostri luoghi. La Provincia si sta impegnando in tal senso e sta compiendo un’opera di sburocratizzazione a 360 gradi”.
E se per i presidenti dei tre consorzi, il gioco di squadra è fondamentale per garantire una maggiore esportazione dei grandi marchi italiani all’estero, senza essere in competizione con la Francia, il presidente diConfagricoltura Massimiliano Giansanti ha enunciato le sue quattro “parole d’ordine”: responsabilità, consapevolezza, avanguardia e orgoglio.
“L’imprenditoria agricola ha bisogno di linee guida ben precise che stabiliscano un prezzo e un reddito equo, facendo leva sulle istituzioni affinché facciano la loro parte“. “Noi dobbiamo rappresentare un’agricoltura forte e dinamica”, conclude Giansanti, “che metta al primo posto profitto e occupazione; per avere successo l’intera promozione dell’attività agroalimentare deve essere orientata in questo senso”.
Al termine del convegno sono state assegnate due targhe in segno di riconoscenza a due dipendenti diConfagricoltura Asti che da 30 anni svolgono il loro lavoro con passione e dedizione. Essi sono: il vicedirettore generale Roberto Bocchino e Silvia Alessio, responsabile dell’Ufficio IVA.