Dal growth hacker al chief happiness officer, le 8 nuove professioni del futuro

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Growth hacker, chief happiness officer, UX designer. Sono alcune delle figure professionali che saranno sempre più indispensabili per le aziende. A dirlo ManoMano.it, il più grande e-commerce dedicato al fai da te e al giardinaggio in Europa, che nasce come startup nel 2013 da due colleghi di lavoro francesi, Philippe de Chanville e Christian Raisson, grandi appassionati di fai da te. Partita con 9 collaboratori, la startup è passata a 130 dipendenti in soli 3 anni, e da 1 milione a 90 milioni di euro del volume d’affari nello stesso arco di tempo (e previsione di chiudere il 2017 con 250 milioni). Gli oltre 130 collaboratori dalla sede parigina gestiscono le operazioni internazionali in Italia, Spagna, Belgio, Regno Unito e Germania. La scelta di essere innovativi anche e soprattutto nella scelta delle figure professionali ha premiato la crescita dell’e-commerce: dallo scrum master all’esperto di YouTube, i due fondatori hanno anticipato le tendenze delle professioni che solo ora iniziano ad arrivare in Italia. ”Se siamo riusciti a crescere così in fretta -sostengono i due fondatori- il merito non è solo dell’idea e della domanda, ma soprattutto delle persone con cui abbiamo scelto di lavorare. Selezionare i migliori talenti è fondamentale, ma è importante anche aprirsi all’innovazione in tutti i campi, compreso quello delle risorse umane. Figure considerate oggi atipiche o non indispensabili, infatti, probabilmente saranno in futuro la chiave del successo aziendale“.

Di seguito ecco le otto nuove professioni indispensabili per far crescere esponenzialmente una giovane azienda, secondo ManoMano.it che le ha scelte e portate in azienda:

– Il growth hacker si occupa della crescita aziendale tramite strumenti di marketing online, social media e strategie ben definite. Seppure molto conosciuta in America, questa figura professionale non è ancora molto diffusa in Europa e in Italia al momento è decisamente poco conosciuta. Un growth hacker si avvale degli strumenti del web marketing tradizionale (seo, smm, email marketing, copywriting, blogging), ma utilizza un approccio diverso che punta a una crescita rapida ed esponenziale, ricavando sempre il massimo dalle risorse che si hanno a disposizione. I manager della crescita sono richiesti in molti ambiti: startup, piccole e medie imprese, così come grandi aziende sono alla ricerca di growth hacker per ottimizzare i costi e sfruttare le risorse che offre il mondo del web.

– Il chief happiness officer è una figura che deve ispirare la felicità negli altri per inclinazione naturale: deve essere simpatico e divertente, ma deve anche avere idee e moltissima energia; oltre alla felicità c’è un altro requisito fondamentale, deve realmente preoccuparsi del benessere dei dipendenti. Si lavora di più e con maggiore profitto se la felicità contribuisce a stimolare e coltivare i talenti: rendendo l’ambiente di lavoro un luogo più gradevole la produttività aumenta, e aumentano anche le capacità, individuali e collettiva, di affrontare nuove sfide.

– Il data scientist: viviamo nell’era dei Big Data, ma spesso questi dati, per essere utili all’azienda, sono grezzi e da interpretare. E’ proprio questo il ruolo del data scientist: analizzare e interpretare la mole di dati di cui un’azienda dispone. Deve avere diverse capacità: comprendere l’origine dei dati che analizza; analizzare il flusso informatico di provenienza dei dati (conoscere le tecnologie, i loro limiti prestazionali e i vantaggi dell’una sull’altra); identificare problemi di business che possono essere meglio indirizzati grazie all’analisi dei dati; analizzare i dati con metodi scientificamente provati quali statistica, data mining, ricerca operativa; comunicare con chiarezza al top management i risultati e le raccomandazioni di business conseguenti; ideare applicazioni automatizzate, che analizzano e suggeriscono le decisioni in ambienti complessi. Quella del data scientist sta diventando sempre più una figura professionale centrale, e quindi richiesta, nel mondo aziendale: uno dei problemi dei prossimi decenni sarà proprio il gap tra la scarsa offerta e l’abbondante domanda di data scientist.

– Il data engineer è una figura che lavora a stretto contatto con i data scientist. Il suo lavoro consiste nel preparare i big data per essere analizzati: si tratta di ingegneri software che rendono il più accessibili possibile i dati grezzi che ricevono.

– Lo scrum master: lo scrum è un metodo di gestione di progetti complessi utilizzato nell’ambito del project management che pone l’accento su aspetti come teamwork, adattamento e trasparenza tra le parti, nonché sulla ripetitività di determinati processi volti a motivare il gruppo di lavoro. Piccoli team si spartiscono le mansioni e seguono un dettagliato programma a fasi ponendosi degli obiettivi ben precisi. Lo scrum master ha il ruolo di coach e problem solver. Ogni giorno effettua incontri con i membri del team, chiamati ‘daily scrum’, e tiene diverse riunioni di valutazione giornaliere per aumentare il livello di conoscenza generale e accrescere la motivazione del gruppo: è colui che si assicura che scrum sia fatto bene (infatti è definito ‘Master dello scrum’); è un ‘servant’ leader; facilita la self-organisation; stimola il team affinché aumenti la sua produttività. Quello dello ‘Scrum Master’ è un ruolo nuovo, soprattutto per quanto riguarda l’Italia e c’è una certa difficoltà a capire chi possa effettivamente ricoprire questo ruolo.

– L’Ux designer deve cercare di aumentare al massimo l’usabilità nell’interazione tra il prodotto e il cliente, accrescendo così anche la sua soddisfazione e la sua fedeltà. Si occupa di progettare le interfacce utente, studiare gli utenti, applicare i principi dello user experience design ai prodotti, testare e mettere alla prova il prodotto.

– L’esperto YouTube è una figura nata molto recentemente e di pari passo con il fenomeno Youtuber (spesso più influenti dei giornalisti tradizionali per le marche). Può fornire consulenze a tutto tondo sulla piattaforma web e in particolare: cosa devono considerare e come devono fare i marketing strategist per costruire una strategia YouTube di successo; come integrare i video in una strategia aziendale; come lavorare con gli Youtuber e costruire una strategia d’influenza di successo; come si comincia una collaborazione con uno Youtuber e quale approccio adottare.

– Il project manager e-marketing, tra le varie mansioni che svolge, si occupa anche delle campagne Google shopping che sono attualmente uno dei canali più redditizi per gli e-commerce. Deve riuscire a capire come gestirle e dare consigli pratici per vendere attraverso questo servizio: quali sono le best practices e come ottimizzare il feed e la campagna di Google Shopping come realizzare una Scheda Prodotto che genera acquisti come ottimizzare Google Shopping per il seo.

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