Esiste un prodotto per combattere in modo naturale lo stress quotidiano favorendo, nel complesso, il benessere dell’organismo. Si tratta del ginseng rosso coreano che, secondo fonti autorevoli, rappresenta un rimedio efficace contro l’ipertensione. Sono sempre più numerose le realtà scientifiche che certificano le peculiarità di questo particolare prodotto proveniente da molto lontano e, oggi, selezionato anche dalla rete degli artigiani di qualità Artimondo, formata da oltre 600 artigiani presenti in Italia, Germania, Uk, Francia e Spagna. Il panax ginseng meyer è una radice coltivata in Corea. Una risorsa rara e unica nel suo genere, che diventa ‘rossa’ grazie a un particolare processo: per ottenere le radici di maggior pregio occorre, infatti, aspettare sei lunghi anni. Inoltre, la lavorazione del prodotto dura circa un anno. È l’origine di un processo produttivo che culmina nella realizzazione di prodotti finiti che, sempre di più, si stanno diffondendo in Europa: ginseng in polvere, capsule, bevande, estratti. Amicomed, il programma digitale per gestire la pressione, ha spiegato in una nota che il ginseng ”non solo abbassa la pressione sanguigna, ma offre anche a lungo termine la rigenerazione del sistema cardiovascolare e di sollievo da malattie associate con l’ipertensione”. La ricerca scientifica ha inoltre individuato, in questa radice, numerosi principi attivi. I più importanti sono i ginsenosidi. Ne parla la European medicines agency, la Us National Library of Medicine National Institutes of Health, la Società italiana di fitoterapia, l’Institute for Traditional Medicine dell’Oregon e l’Iranian journal of pharmacology & therapeutics. Il ginseng produce ormoni corticosurrenalinici: i ginsenosidi provocano nell’ipotalamo il rilascio di corticotropina che induce, nell’ipofisi, la liberazione dell’ormone adrenocorticotropo. Quest’ultimo agisce rilasciando il cortisolo (l”ormone dello stress’) nelle ghiandole surrenali, favorendo la regolazione della pressione arteriosa. Gli ormoni corticosurrenalici, inoltre, stimolano il sistema nervoso centrale con l’aumento dei livelli di serotonina, riducendo l’ansia e favorendo l’approvvigionamento di glucosio ai tessuti. L’assunzione di ginseng, chiaramente, va condivisa con il proprio medico e richiede un’adeguata conoscenza delle pur limitate controindicazioni: insonnia, nervosismo problemi gastrointestinali, allergie. Insomma, si tratta un alleato del nostro organismo nei momenti di studio e di maggiore fatica a lavoro. Il ginseng rosso coreano è riconosciuto anche per un’altra peculiarità: il prodotto, infatti, aumenta la resistenza del nostro corpo anche agli sforzi fisici. Può essere considerato un vero e proprio integratore alimentare utile sia negli sport di potenza (sollevamento pesi) che per quelli di resistenza (ciclismo, corsa, nuoto). Del resto, fa parte delle piante adattogene, che rappresentano dei regolatori metabolici di origine naturale capaci di favorire la resistenza alla fatica e di ridurre l’ansia da prestazione. Lo dimostra uno studio condotto, nel 2008, in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino. È stato dimostrato che il 58% dei 161 atleti della Nazionale coreana ha tratto benefici, in termini di prestazione e recupero fisico, dall’assunzione di integratori sportivi orientali, tra cui il ginseng rosso coreano. Prende, inoltre, sempre più corpo l’idea che il ginseng rosso coreano abbia un’elevata efficacia anche nel contrasto alla disfunzione erettile. Una ricerca promossa dal Yonsei University College of Medicine a Seul, analizzando un campione di 119 uomini con problemi erettili, ha stabilito come che l’assunzione del prodotto favorisca la vita sessuale maschile, contrastando di fatto i problemi erettili di cui soffrono molti uomini. Non tutto il ginseng presente sul mercato, però, possiede le stesse peculiarità che caratterizzano il prodotto selezionato da Artimondo. La bevanda che, per esempio, richiediamo al bar non contiene più dell’1% del prodotto, che viene integrato con aromi e caramello. Ecco perché il comune ‘caffè al ginseng’ non può garantire, all’organismo, gli stessi benefici di questa radice. Secondo i dati forniti da Istat a National Geographic, nel 2005 l’Italia ha importato ginseng per un totale di 2,3 milioni di euro mentre, nel 2015, il giro d’affari è lievitato a 5,9 milioni, per la maggior parte destinati a Paesi asiatici. Insomma, la conoscenza su questo particolare prodotto si sta diffondendo, così come il numero di persone che scelgono un rimedio naturale e versatile. (AdnKronos)