Tutto il mondo dice che gli italiani siano un popolo molto ospitale, che ama invitare a casa familiari e amici, ma è effettivamente così? Quest’inclinazione è confermata da una recente ricerca commissionata da Pringles a GfK[1], dalla quale emerge che il 71% degli italiani sono disponibili ad aprire le porte di casa propria senza fatica. Una particolare predisposizione verso l’ospitalità si riscontra al Sud, dove questa percentuale sale all’83%. Questo riguarda non solo le occasioni di ritrovo formali (pranzi, cene) ma anche i momenti di relax, come il dopo cena e il sempre più celebrato rito dell’aperitivo in versione casalinga. Per questi momenti più informali, gli italiani si dichiarano “sempre pronti” grazie anche a preziosi alleati in dispensa.
I momenti leggeri di convivialità rappresentano un’ampia fetta delle occasioni di invito: al 30% degli intervistati capita di terminare una serata trascorsa fuori con gli amici invitandoli a casa, mentre un italiano su quattro ama prendere l’aperitivo direttamente tra le mura domestiche (23%). L’aperitivo non è solo un momento a sé stante: anche nel caso di un più classico invito a cena gli italiani sono soliti far arrivare i propri ospiti in anticipo, in modo da poter servire loro anche l’aperitivo (57%).
Secondo gli italiani, invitare a casa amici e parenti per trascorrere insieme dei momenti piacevoli di svago ha una lunga serie di vantaggi. L’ambiente domestico fa sì che si possa creare il clima più adatto ad ogni occasione, che si tratti di un’atmosfera intima e rilassata, gradita dal 42% degli intervistati, oppure movimentata e frizzante, preferita dal 30%. Tra gli altri aspetti positivi, gli intervistati indicano la possibilità di prolungare il divertimento ad oltranza, data l’assenza di limiti di orario (22%), la gratificazione proveniente dal riconoscimento degli invitati (22%) e il piacere di preparare la festa insieme (19%).
Gli italiani ritengono di cavarsela bene in queste occasioni, anche quando tutto è improvvisato (80%), anche se molti (79%), potendo scegliere, vorrebbero almeno un giorno di preavviso. Un aperitivo o una serata tra amici in casa non devono necessariamente essere programmati con largo anticipo per avere successo. Le due condizioni fondamentali per la buona riuscita dell’aperitivo sono un’abitazione sufficientemente spaziosa ed accogliente (60%) e scorte di bevande e cibo da offrire alla compagnia (54%).
E si scopre così quali sono i cibi che, per gli italiani più festaioli, non devono mai mancare in casa per accogliere nel migliore dei modi, anche all’ultimo momento, amici e parenti. In primis il pane (73%), elemento che si presta ai più vari abbinamenti, e subito dopo le amatissime patatine e gli snack salati confezionati, indispensabili per un perfetto aperitivo per il 71% degli intervistati. Tra le bevande, invece, troviamo birra, vino e bevande alcoliche (69%), bibite gassate (61%) e l’immancabile caffè (51%).
Non solo cibi e bevande classici però. La metà degli intervistati sfrutta l’occasione di avere ospiti a casa per provare nuove ricette e sapori (50%) e oltre un terzo degli italiani sono pronti a cercare novità sfiziose da proporre agli ospiti (60%).
Per soddisfare la voglia dei consumatori di sperimentare e trovare nuovi gusti e permettere loro di essere sempre pronti per un perfetto aperitivo a casa propria, Pringles lancia le nuove Pringles Tortilla, uno snack salato a base di mais. Le Pringles Tortilla, riconoscibili grazie all’iconico tubo del brand, sono disponibili in tre gusti: Original, per gli amanti della ricetta originale delle tortilla, Nacho Cheese, al gusto di formaggio, e Spicy Chilli, al gusto di peperoncino piccante.
Note:
Tutti i dati, se non diversamente specificato, provengono dalla ricerca GfK “Gli italiani e l’arte del ricevere a casa” realizzata a maggio 2017 su un campione di 857 intervistati. I dati sono stati pesati e sono rappresentativi di tutta la popolazione adulta (18+) in Italia.
[1] Ricerca GfK “Gli italiani e l’arte del ricevere a casa” ( maggio 2017), realizzata su un campione di 857 intervistati. Il campione è rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 50 anni per genere, età, istruzione, condizione lavorativa, area geografica e ampiezza centri.