“Da sempre la sostenibilità gioca per noi un ruolo fondamentale: di strada ce n’è ancora molta, ma lavoriamo per migliorarci di continuo”. Esordisce così Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo di Hera S.p.A in occasione dell’evento “Creatività e innovazione. La via italiana verso un’economia circolare”, appuntamento organizzato nella settimana bolognese che culminerà con il G7 Ambiente in programma l’11 e il 12 giugno.
Il dato da cui partire è quello del valore condiviso, quei 300 milioni che indicano la porzione del margine industriale della multiutilty che deriva da azioni con impatto positivo sul territorio di riferimento. Il dato è contenuto nel Bilancio di Sostenibilità 2016 del Gruppo, che punta l’obiettivo su tre ambiti precisi: uso efficiente delle risorse, uso intelligente dell’energia, innovazione e sviluppo sostenibile del territorio.
“Abbiamo accettato una nuova sfida – continua il presidente -, avviando un percorso che ci porta a rendicontare con trasparenza anche il contributo che portiamo alla call to action che l’Agenzia Onu fissa al 2030, sollecitando le aziende ad adottare pratiche sostenibili per un cambiamento concreto”.
Parlando di economia circolare, Hera si colloca come il principale gestore nazionale con risultati che anticipano di un decennio gli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Per esempio, per quanto riguarda l’utilizzo della discarica per i rifiuti urbani, il valore del Gruppo si attesta, in calo, al 7,6%, contro un obiettivo europeo del 10% al 2030. (AdnKronos)