Indonesia: al via il conteggio delle isole, obiettivo protezione delle risorse

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L’Indonesia ha così tante isole che non è mai stata in grado di contarle veramente tutte: l’ultima stima risale al 1996, quando ne vennero conteggiate 17.508. Adesso il governo ha avviato un ‘censimento’, nella speranza di riuscire a fornire una cifra esatta entro il mese di agosto, in tempo per un incontro con l’Onu. La registrazione ufficiale con le Nazioni Unite permetterebbe a Giacarta di proteggere il suo vasto territorio e le sue immense risorse dalla pesca illegale – che costa al paese miliardi di dollari in ricavi perduti ogni anno – e dalle dispute con i paesi vicini. I membri del team incaricato del conteggio, provenienti dal ministero per gli affari marittimi e la pesca, hanno riferito alla Bbc che l’obiettivo sarebbe quello di aggiungere alla lista almeno 1.700 nuove isole, da presentare all’incontro di agosto. “Questa è la nostra lista al momento, ma il numero probabilmente crescerà ancora perché siamo già nel processo di registrazione delle isole e continueremo a lavorare fino alla fine di luglio“, ha precisato Balok Budiyanto, un funzionario del ministero a capo del team di ricerca. Per includere una nuova isola nella lista è necessario raccogliere diverse informazioni – coordinate dell’isola, nome, elementi geografici e storia- che devono essere documentate “in modo dettagliato e riportate al team centrale“, ha aggiunto Budiyanto. “Il 60% delle isole in Indonesia non ha un nome o uno status legale riconosciuto, il che vuol dire che possono facilmente essere rivendicate da altri paesi, che potrebbero appropriarsene“, ha spiegato alla Bbc Susan Herawati, della commissione per la pesca Kiara. Il problema non non è legato solo a rivendicazioni di altri paesi, ma anche delle compagnie private, come ha precisato Herawati, facendo l’esempio di una piccola isola vicino alle Gili Islands che venne requisita da un resort privato. “C’erano 109 famiglie che sono state mandate via da quell’area perché doveva essere attrezzata per i turisti“, ha raccontato Herawati, aggiungendo che i residenti non hanno ricevuto alcun risarcimento.

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