L’intensa ondata di calore che nei giorni scorsi si è sviluppata fra l’entroterra desertico marocchino, il Portogallo e la Spagna meridionale, si è propagata sino alla Francia e all’Inghilterra meridionale, dove si è assistito ad un forte rialzo dei valori termici a tutte le quote. Proprio ieri temperature massime davvero “eccezionali” per il mese di giugno sono state registrate in Francia e nel sud dell’Inghilterra, tanto da permettere l’abbattimento di numerosi record di caldo mensili, come i +37°C registrati a Parigi o i +34°C raggiunti ieri a Londra, dove il caldo è stato davvero particolarmente intenso per essere giugno. Tutto merito dell’afflusso in quota di aria calda, di tipo sub-tropicale continentale, che dal Golfo di Biscaglia è risalita verso nord, fino al Canale della Manica e sull’Inghilterra meridionale, determinando questo incredibile rialzo termico.
Già nella giornata di ieri l’”avvezione di spessore” indotta dall’afflusso nella media troposfera di aria decisamente calda e molto secca d’estrazione sub-tropicale continentale, sommandosi all’intensa insolazione di metà giugno, ha fatto schizzare i termometri oltre il muro dei +40°C +41°C nel sud della Spagna, con punte di oltre i +42°C +43°C nelle aree più interne. Ma nei prossimi giorni si potrebbe assistere ad una ulteriore intensificazione della calura, anche sulle regioni della Spagna centrale e orientale. L’ulteriore elongazione verso nord-est del promontorio anticiclonico africano, che dall’entroterra desertico del Marocco estende un proprio asse verso la Spagna, sta favorendo la risalita di una intensa onda mobile di calore, proveniente direttamente dai “torridi” deserti del Maghreb, arroventati dalla forte insolazione di giugno.
La forte avvezione calda verrà esacerbata dal particolare schema configurativo che, come abbiamo avuto modi di spiegare varie volte negli anni precedenti, si sta realizzando sull’area euro-atlantica. L’andamento mediamente ondulato del flusso perturbato principale e del ramo principale del “getto polare”, in uscita dal continente nord-americano, sta determinando lo sviluppo e il successivo affondo di una vasta saccatura, colma di aria fresca di origine polare marittima, sull’Atlantico orientale, nei pressi dell’arcipelago delle Azzorre. La presenza di questa ampia ondulazione ciclonica sull’Atlantico orientale provoca, poco più ad est, la conseguente erezione verso nord del promontorio anticiclonico dinamico nord-africano che si insedierà i propri elementi più settentrionali sulla penisola Iberica e nel sud della Francia.
La distensione verso nord dell’opprimente anticiclone sub-tropicale africano favorisce, al contempo, l’afflusso in quota, lungo il margine occidentale della struttura anticiclonica, di un flusso di masse d’aria molto calde e secche, di tipo sub-tropicale continentale, che dai deserti del Marocco e dell’Algeria occidentale si spingono verso la Spagna centro-meridionale, dove giungeranno le isoterme di +24°C +25°C alla quota di 850 hpa. L’afflusso a tutte le quote delle calde masse d’aria sub-tropicali continentali ha già determinato un sensibile aumento delle temperature tra la Spagna e la Francia, dove localmente la colonnina di mercurio si potrà alzare al di sopra dei +41°C +42°C. In alcune città della Spagna meridionale, come Siviglia, Cordoba, le massime giornaliere sfonderanno con una certa agilità la soglia dei +40°C, rendendo il clima davvero opprimente e molto torrido. Inoltre in questi luoghi l’avvento di locali condizioni favoniche, con venti di caduta da SO e O-SO dai rilievi interni del Sistema Betico, potrebbe far schizzare i termometri su valori sahariani, con punte che potrebbero superare i +42°C +43°C all’ombra.
In particolare fra l’est dell’Andalucia e il murciano dove il muro dei +40°C +42°C potrebbe essere superato in diverse stazioni meteorologiche, molte amatoriali altre regionali, che registrano dei dati che possono essere considerati validi e attendibili. Questa ondata di calore, purtroppo, come temevamo, rischia di prolungarsi per molto tempo, per un vero e proprio blocco della circolazione atmosferica in sede atlantica che rafforzerà ulteriormente il promontorio anticiclonico sub-tropicale, facendolo evolvere in un autentico anticiclone di blocco, disteso lungo i meridiani, con la tipica forma ad “Omega” pronta ad “avvettare” gran parte del flusso caldo, d’estrazione algerino-marocchina, fino a gran parte della Francia e dell’Europa centrale, dove in quota giungeranno isoterme di oltre i +20°C +22°C alla quota isobarica di 850 hpa.
L’incremento del geopotenziale in quota, generato dall’onda di calore in risalita sulla Spagna e il territorio francese, produrrà una significativa stabilizzazione della colonna d’aria, con l’attivazione di “Subsidenze atmosferiche” (moti discendenti in seno alla colonna d’aria) che oltre ad inibire l’azione dei moti convettivi schiacceranno le masse d’aria, già piuttosto calde data l’origine desertica, verso il basso, scaldandole ulteriormente. Per questo motivo, nei giorni scorsi in diverse località francesi la colonnina di mercurio nelle ore centrali del dì ha sfondato abbondantemente il muro dei +35°C +36°C all’ombra, con punte di oltre i +37°C +38°C all’ombra.