Medicina: l’Associazione CCSVI sostiene le cellule staminali neurali per la cura della Sclerosi Multipla

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Ieri a Roma, una delegazione della CCSVI nella Sclerosi Multipla (SM) è stata invitata per un’audizione a Palazzo Giustiniani, che ha avuto come tema le cellule staminali neurali, una nuova frontiera della ricerca per la cura della Sclerosi Multipla (SM). Il Ministero della Salute ha dato il via definitivo per procedere ufficialmente con la Fase 1. Il direttore scientifico dell’associazione Revert, Angelo Vescovi, insieme a mons. Vincenzo Paglia, presidente dell’associazione e della Pontificia Accademia per la Vita hanno portato evidenze scientifiche che aprono nuove strade per la cura di questa malattia. Le cellule staminali neurali sono già in via di sperimentazione per la malattia della SLA in cui sembra trovare un riscontro positivo e finalmente si estenderà anche alla SM.

“È importante valutare più strade per una malattia che in Italia colpisce circa 110.000 persone ed è, ad oggi, ancora senza rimedio.  – ha affermato Gualtiero Nicolini,  Presidente della CCSVI nella Sclerosi Multipla –  Il paziente per noi è il centro e ben venga qualsiasi ricerca verso la soluzione per questa terribile malattia”.

La prima fase della sperimentazione, condotta su un piccolo numero di persone, è prevista nella Casa Sollievo della Sofferenza di S.Giovanni Rotondo, nell’azienda ospedaliera di Terni e nell’ospedale di Lugano.  Il direttore scientifico dell’associazione Revert, Angelo Vescovi prevede di arruolare fra 15 e 24 pazienti, di età compresa fra 18 e 60 anni. La sperimentazione, della durata di tre anni, prevede il trasferimento nel cervello di cellule staminali neurali prelevate da feti abortiti spontaneamente e sottoposte a una procedura di controllo riconosciuta a livello internazionale.

L’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla – ONLUS

È un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che intende incoraggiare, coordinare e sostenere la ricercarivolta alla prevenzione, diagnosi e cura della Sclerosi Multipla con particolare riferimento alle sue connessioni con l’Insufficienza Venosa Cronica Cerebro – Spinale (CCSVI).
La CCSVI è una condizione vascolare scoperta e descritta dal professor Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara e dal neurologo dottor Fabrizio Salvi dell’Ospedale Bellaria di Bologna e studiata in tutto il mondo.

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