Conosciamo tutti almeno una persona che soffre di una qualche fobia: si va dalla paura del buio, alla paura di volare.
Una fobia meno comune invece si chiama “Tripofobia“: ufficialmente definita come “paura dei buchi“, potrebbe essere inizialmente sottovalutata, ma chi ne soffre spesso teme la vista di cose ordinarie come bolle, schiuma, oggetti con gruppi di buchi. Nell’osservare questi elementi di vita quotidiana alcune persone riferiscono di avere i brividi, la pelle d’oca, o addirittura attacchi di panico, con sudore, nausea e/o prurito.
Nella gallery in alto e nel video in basso alcuni esempi che potrebbero innescare queste reazioni: ma cosa dicono gli esperti?
Alcuni scienziati e psicologi dibattono ancora sul considerare i sintomi parte di una vera e propria fobia, sebbene migliaia di persone riferiscano di soffrine su blog e forum online.
Simon English, ipnoterapeuta di Cardiff, ha trattato numerose persone affette da fobie, per oltre 10 anni, si legge sul Wales Online, ed ha dichiarato di aver avuto in cura “una persona che soffriva di Tripofobia. Parlava di paura dei buchi, di cose come il favo del miele o un particolare fiore.” I sintomi variano “dalla paura di non avere il controllo fino al pensieri catastrofici. Spesso le cose che colpiscono la mente, colpiscono anche il corpo, ecco perché alcune persone sentono i brividi, sudano o hanno le palpitazioni.“
Quindi, che consigli si possono dare a chi soffre di Tripofobia?
Secondo l’esperto è necessario andare alla radice del problema e scoprire cosa causa la paura. Parlarne. Consultare uno specialista se la paura va fuori controllo. Provare ad avere pensieri positivi, trasformare la paura in qualcosa di positivo.