Salute, virus Zika: problemi per il bebè nel 5% delle donne incinte infettate

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Nel Usa solo il 5% delle donne incinte colpite da Zika ha avuto neonati affetti da patologie ricollegabili al virus. E’ quanto emerge da un report dei Centri americani per il controllo delle malattie (Cdc), condotto analizzando i casi di quasi 2.250 donne con possibile infezione da Zika. L’indagine ha rilevato che il rischio per il neonato è di più elevato se l’infezione è stata contratta nel primo trimestre di gravidanza. Nel report sono state monitorate donne che hanno completato la gravidanza dal 1 gennaio 2016 al 25 aprile 2017. L’infezione è stata confermata dai test in circa 1.500 donne. Ebbene, l’8% dei bimbi nati da donne con un test per Zika positivo nel primo trimestre ha riportato difetti alla nascita, contro il 5% per le infezioni del secondo trimestre e il 4% per quelle nel terzo trimestre. In totale, l’agenzia ha classificato 122 bimbi con possibili danni neonatali collegati a Zika. Intanto l’allarme legato al virus sembra attenuarsi. Lunedì Puerto Rico, area duramente colpita da Zika, ha dichiarato la fine dell’epidemia. Ma i Cdc ancora suggeriscono alle donne incinte di evitare viaggi in quest’area e, in caso contrario, di proteggersi dalle zanzare. “L’epidemia – ha detto al ‘New York Times’ Anne Schuchat, direttore dei Cdc – ha avuto un picco ed è scesa, ma il rischio rimane, ecco perché continuiamo con una sorveglianza intensiva e un monitoraggio“.

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