I pipistrelli sono i principali ‘ricettacoli’ di infezioni in grado di aggredire l’uomo, dopo di loro solo primati e roditori. La classifica in questione è stata stilata a seguito dell’analisi di oltre 2.800 associazioni tra virus e mammiferi e di 586 specie di virus, fatta dai ricercatori dell’associazione Ecohealth Alliance di New York, guidati da Kevin Olival. All’interno dello studio, pubblicato sulla rivista Nature, è stata fatta anche una mappa delle aree dove e’ piu’ facile imbattersi in questi mammiferi potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo. Partendo dall’Hiv, per arrivare alla Sars ed Ebola, la maggior parte delle malattie infettive emergenti hanno avuto infatti origine da mammiferi che vivono allo stato selvatico.
I ricercatori hanno creato una vastissima banca dati fatta di 2.805 associazioni virus-mammiferi, 586 specie di virus di 28 famiglie su 754 specie di animali. Hanno cosi’ visto che di tutti i virus analizzati nei mammiferi, il 44,8% (263) e’ stato rilevato negli uomini. Di questi, il 71,5% (188) e’ risultato zoonotico, cioe’ trovato almeno una volta nell’uomo e in un’altra specie di mammifero. Il rischio di trasmissione di questi virus dagli animali all’uomo varia a seconda della ‘vicinanza’ della loro specie a quella umana, delle occasioni di contatto e le caratteristiche del virus. I pipistrelli sono risultati essere i maggiori ‘ospiti’ di virus zoonotici, seguiti da primati e roditori, confermando la teoria che se un virus e’ capace di infettare diverse specie di animali, e’ probabile che lo faccia anche con l’uomo.
In merito alla distribuzione geografica, gli studiosi hanno visto che i virus sparsi dai pipistrelli sono piu’ diffusi in America centrale e meridionale e alcune parti dell’Asia, quelli veicolati dai primati si concentrano in America centrale, Africa e Sudest asiatico, mentre quelli dati dai roditori in parti del Nord e Sudamerica e Africa centrale. Risultati che possono aiutare a definire dei programmi globali di scoperta dei virus e valutare la loro pericolosita’ per l’uomo.