Siccità, Galletti: “Chiudere i ‘nasoni’ a Roma per dare il buon esempio sul risparmio dell’acqua”

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Chiudere i “nasoni“, ovvero le tradizionali fontanelle di Roma, per dare il “buon esempio” nel momento in cui si chiede ai cittadini di risparmiare acqua per l’emergenza siccità. A proporlo è stato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a margine dell’assemblea dell’Unione Petrolifera. “Spetta al Comune di Roma non a me decidere, si comportino come meglio credono – ha detto – ho solo detto che mi sembrava, anche da un punto di vista di educazione, in un momento in cui si chiede ai cittadini di fare più attenzione all’uso dell’acqua, usiamola ma non sprechiamola”. “In questo momento – ha aggiunto Galletti – sarebbe un buon esempio. Non so se i nasoni si possono chiudere per qualche ora, ad esempio nelle ore notturne quando la situazione del caldo è meno pressante”.

Giornata di riunioni in Regione e tavoli tecnici a Roma per l’emergenza idrica che sta interessando il lago di Bracciano, il cui livello è oggi tredici centimetri sotto lo zero idrometrico, la Capitale e i comuni limitrofi. Se ieri è stato stabilito che Acea dal lago emungerà 1300 litri di acqua al secondo, invece dei 1600-1800 programmati per giugno e luglio, l’attenzione nella Capitale è oggi puntata sui nasoni. Su questo sono già al lavoro i tecnici della Società, che stanno approntando il piano di razionalizzazione che, una volta completato, verrà sottoposto al Campidoglio. Solo dopo questo passaggio Roma Capitale, d’accordo con la Società, presumibilmente nei prossimi giorni, deciderà come procedere. Il piano, a quanto si apprende, coinvolgerà l’intero territorio di Roma, centro storico compreso.

E se i comitati di residenti sono già sul piede di guerra contro la chiusura delle storiche fontanelle, il lavoro dei tecnici è finalizzato a limitare al minimo i disagi: delle 2.400 fontanelle presenti nella Capitale (300 solo dentro le Mura Aureliane), fatte salvo quelle che dovranno restare aperte per motivi sanitari, si cercherà di procedere a una chiusura ‘mirata’ di una parte dei nasoni a partire dalle zone dove ce n’è una concentrazione maggiore. D’altra parte con la chiusura delle fontanelle si otterrebbe una ulteriore riduzione dei prelievi dal lago di Bracciano. Intanto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che per primo aveva sollevato il caso delle storiche fontanelle di Roma, oggi è tornato a parlare dei nasoni, spiegando che la decisione “non spetta a me” ma spetta “al Campidoglio”. “Si comportino come meglio credono – ha aggiunto – Ho solo detto che mi sembrava, anche da un punto di vista di educazione in un momento in cui anche io chiedo ai cittadini di fare più attenzione all’utilizzo dell’acqua non sprecandola, un buon esempio per i cittadini“.

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