Viaggio in Sicilia alla scoperta dell’Area Marina Protetta del Plemmiro [GALLERY]

/
MeteoWeb

Nella Penisola della Maddalena, tra Punta Castelluccio e Capo Murro di Porco, lungo la costa sud/orientale di Siracusa, si trova un meraviglioso angolo di paradiso: l’Area Marina Protetta del Plemmiro, tratto costiero caratterizzato da suggestive insenature rocciose, piccole spiaggette sabbiose, scogliere calcaree e mare cristallino. L’Area in questione, che si estende per quasi 2500 ettari dal mare, è stata istituita nel 2005, rappresentando, grazie alla sua varietà di ambienti e per la sua ricchezza storico-culturale, un bene naturalistico inestimabile, tra le prime riserve in Europa per qualità e quantità di verde protetto.

La flora, tipica di un clima subtropicale arido, è caratterizzata da una vegetazione alofilo-rupestre, capace di resistere a salsedine e spruzzi di mare come nel caso dell’arbusto salicornia glauca, e dalla gariga a palma nana. Vicino al mare troviamo ginestrino delle scogliere e finocchio marino, Plantago e Anthemis, spinaporci e il timo a mazzetti. La fauna marina è ricca di spugne, cnidari, vermi marini, crostacei, molluschi, echidormi e pesci. E’ possibile osservare molluschi come l’orecchia di mare, la porcellana, l’occhio di Santa Lucia, la lepre di mare, il dattero, la pinna nobile; vermi policheti come il vermocane, il verme ciuffo bianco, la serpula e lo spirografo. La battigia è spesso caratterizzata da biocostruzioni, simili a piccole barriere coralline, formate da molluschi della famiglia dei Vermetidi. Fra la fauna terrestre si può menzionare la lucertola di Wagler, il biacco, il discoglosso dipinto, l’istrice, la volpe e la donnola. La riserva è ricca di avifauna sia stanziale che migratoria. Tra gli uccelli stanziali è presente la cinciallegra, il cardellino, il verzellino, lo strillozzo, il colombaccio, la gazza, il beccamoschino, la calandra, la cappellaccia, l’occhiocotto, il saltinpalo, il passero solitario, la passera sarda, la passera mattugia e il gheppio.

Condividi