Strategia energetica nazionale: al via la consultazione pubblica

MeteoWeb

Lanciata ieri sul sito del ministero dello Sviluppo economico e su quello del ministero dell’Ambiente la consultazione pubblica sulla nuova SEN, la Strategia energetica nazionale. C’è un mese di tempo per inviare commenti, osservazioni e proposte che poi saranno valutate ai fini della predisposizione del documento finale. Lo rendono noto i due ministeri in una nota congiunta. La Strategia energetica nazionale, spiegano i ministri dello Sviluppo economico, Carlo Calenda e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, non può essere esclusivamente il risultato del lavoro dei due ministeri che ne hanno guidato l’elaborazione: “Deve avere l’ambizione di coinvolgere, in piena trasparenza di processo, tutti gli organi istituzionali competenti, le imprese, gli esperti e i cittadini“. Proprio in questo spirito di dialogo, aggiungono, “sottoponiamo alla discussione pubblica le proposte elaborate dai nostri due ministeri, con lo scopo di pervenire a un quadro il più possibile condiviso, che costituisca la base per il piano energia e clima che impegnerà il nostro Paese, al pari degli altri Paesi europei, a definire il contributo e le misure che intendiamo porre in campo per l’attuazione del Clean Energy package“. “Aumentare la competitività del Paese allineando i prezzi energetici a quelli europei, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e della fornitura, decarbonizzare il sistema energetico in linea con gli obiettivi di lungo termine dell’Accordo di Parigi, che vanno confermati come irreversibili: sono questi i temi chiave che hanno guidato l’elaborazione di questa proposta di nuova strategia energetica nazionale“, sottolineano Calenda e Galletti. L’Italia, relativamente povera di materie prime energetiche convenzionali, rilevano, “ha storicamente manifestato una grande attenzione alle fonti rinnovabili, all’efficienza e al risparmio energetico come strumenti per ridurre la dipendenza e mitigare gli effetti ambientali e climatici del ciclo energetico” e oggi “abbiamo costruito un sistema energetico basato principalmente su gas e rinnovabili, con il petrolio ancora indispensabile essenzialmente per i trasporti“. Tuttavia, rilevano, “siamo a un’ulteriore svolta: i progressi tecnologici compiuti sulle fonti rinnovabili, sui mezzi di trasporto, sui sistemi di accumulo, sull’efficienza energetica, sulle tecnologia della comunicazione offrono una rinnovata possibilità di risolvere il conflitto tra prezzi concorrenziali dell’energia e sostegno alla decarbonizzazione“. Per tale ragione, sottolineano Calenda e Galletti, “questa strategia intende accettare pienamente questa sfida, confermando un ruolo di leadership dell’Italia e dando al Paese obiettivi al 2030 che in alcuni casi sono ancor più sfidanti di quelli europei“. Sebbene le analisi di scenario eseguite a supporto di questa proposta di strategia evidenziano “che l’Italia rispetterebbe gli impegni europei al 2030 con una quota di rinnovabili del 24%, riteniamo che si possa e si debba andare oltre e abbiamo indicato per le rinnovabili un obiettivo minimo del 27%, che si tradurrà, per il settore elettrico, nella copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili“, sottolineano i due ministri. Ma non solo. Nel settore elettrico, aggiungono, “riteniamo anche possibile rafforzare l’impegno nazionale per la decarbonizzazione, definendo e avviando rapidamente gli interventi che consentiranno di azzerare l’utilizzo del carbone nel settore elettrico al massimo entro il 2030“. Il gas, rilevano, “dovrà svolgere un ruolo essenziale per la transizione, nella generazione elettrica, nella fornitura di servizi al mercato elettrico e negli altri usi, tra cui il Gnl nei trasporti pesanti e marittimi“. Perdurando un contesto geopolitico complesso, per salvaguardare la sicurezza degli approvvigionamenti “saranno quindi messi in campo interventi per diversificare le rotte di provenienza, ed eliminare il gap di costo con gli altri Paesi europei“. Per perseguire il triplice obiettivo competività-decarbonizzazione-sicurezza, sottolineano i due ministri, “intendiamo utilizzare ogni leva possibile” e sarà essenziale “il ruolo dell’efficienza energetica“.

Condividi