”Sono appena tornato dal Friuli, sono andato a vedere come hanno ricostruito Gemona, Venzone e gli altri centri distrutti dal sisma del 1976, e mi sono ulteriormente convinto – sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Macerata) – che un modello articolato per fasce di danneggiamento (tre in Friuli, due nel Terremoto delle Marche del 1997) sia quello giusto”. ”Trattare i 131 comuni del cratere sismico tutti allo stesso modo, con identiche procedure per lo sgombero delle macerie, gli appalti per l’urbanizzazione delle aree destinate alle casette ecc. e’ un errore clamoroso. E ormai l’hanno capito tutti tranne i ‘decisori’ politici”. ”Il mio come altri comuni delle Marche sono stati completamente distrutti dalle scosse di ottobre, e una catastrofe non puo’ essere affrontata con l’ordinarieta’ di leggi e ordinanze che possono andare bene per comuni danneggiati ma non devastati”. ”Errare umanum est, ma perseverare e’ diabolico: non diamo la colpa a nessuno, non gettiamo la croce addosso a nessuno, ma e’ ora di cambiare. O qualcuno ci metta la faccia e ammetta che qui, in montagna, non si vuole ricostruire piu’”.