Inserire la vaccinazione anti-pneumococcica nel decreto sull’obbligo a scuola. Lo chiedono le Società firmatarie del Calendario per la vita (Siti, Fimp, Sip, Fimmg) che, riunite a Bari ad un convegno sul nuovo piano di prevenzione, “hanno presentato le più recenti evidenze scientifiche sull’efficacia della vaccinazione anti-pneumococcica coniugata nel ridurre l’impatto della patologia provocata da questo microrganismo” esprimendo “apprezzamento per la disponibilità manifestata dal ministro della Salute Lorenzin ad apportare miglioramenti al decreto sull’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso a scuola nella sua fase di conversione parlamentare a legge“.
“In funzione di queste solide evidenze scientifiche – spiegano – si conferma la necessità di non tralasciare tra le vaccinazioni richieste quella anti-pneumococcica coniugata, da somministrare in concomitanza con la vaccinazione esavalente secondo il calendario del Pnpv. Le malattie pneumococciche rappresentano un’importante causa di morbosità nel bambino nei primi 5 anni di vita e la sua esclusione – osservano ancora – costituirebbe un problema anche in termini comunicativi con la popolazione, generando l’errata percezione che si tratti di una vaccinazione meno importante delle altre“.
“Peraltro – concludono – l’Organizzazione mondiale della sanità ha più volte indicato negli scorsi anni come la vaccinazione anti-pneumococcica sia quella a più alta priorità di introduzione ed applicazione in tutti i Paesi del mondo, per le elevate incidenza e mortalità connesse alle malattie pneumococciche (tra cui rivestono particolare importanza meningiti, sepsi e polmoniti)”.