“Le malattie rare ci sono e la scienza deve andare avanti. Nessuno ha il diritto di rinunciare anche a una piccola scoperta scientifica che permetta una piccola speranza. E’ questa la vera eredità del caso Charlie: l’impegno a sviluppare concretamente un modello di medicina personalizzata”: queste le parole di Mariella Enoc, presidente dell’ospedale Bambino Gesù, pronunciate durante la conferenza stampa sul caso di Charlie Gard, il bimbo di 11 mesi affetto da una grave malattia rara. “Il nostro tentativo di salvare Charlie non è stato inutile perché è servito ad aprire un percorso nuovo. Charlie non continuerà a vivere però ma forse dopo di lui ci sarà un modo diverso di approcciare a queste situazioni”. “Per la prima volta su un singolo paziente si è mossa la comunità scientifica internazionale per valutare concretamente e fino in fondo le possibilità di cura. E’ un precedente che darà più forza a tutti i Charlie che verranno”.