Le associazioni Co.N.Al.Pa. Onlus, Italia Nostra Pescara e Pro Natura Abruzzo esprimono “indignazione per gli abbattimenti di grandi tigli in Via San Rocco a Collecorvino, in prossimità del centro storico del paese. Alberi con età compresa tra i 50 e i 70 anni che per decenni hanno abbellito questa strada e che adesso, segnati dalla inesorabile x della morte, uno dopo l’altro vengono fatti a pezzi nella canicola estiva per dare massimo valore al cemento e all’asfalto. Alberi già capitozzati lo scorso anno e che faticosamente si erano ripresi il proprio spazio vitale e la propria vigoria vegetativa. Un filare arboreo che a quanto pare da troppo fastidio agli amministratori pubblici di Collecorvino, una cittadina che già nel 2012 era entrata nella lista nera dei Comuni che odiano gli alberi dopo aver autorizzato e appoggiato caldamente l’abbattimento di decine di bellissimi platani e tigli lungo la provinciale sulla Val Tavo.
Come da tradizione, in questo Comune non esiste nessun rispetto per i filari alberati, visti come un problema da eliminare ‘alla radice’“. Per le associazioni ecologiste “questo ennesimo episodio di abbattimenti di grandi alberi non fa altro che peggiorare la qualità della vita dei cittadini e degradare il territorio. Gli alberi forniscono ecoservizi indispensabili per la salute tra cui la mitigazione della canicola estiva tramite l’evapotraspirazione e l’ombra delle chiome oltre alla sottrazione delle polveri sottili derivate dall’inquinamento.
Abbattere gli alberi può essere definito come un attacco alla salute delle persone, un bene sacrosanto che va tutelato con ogni mezzo. Collecorvino decide nuovamente di investire più sul cemento e molto meno sul verde. Basta anche spostarsi lungo la Provinciale della Val Tavo per capire come il vuoto lasciato dagli alberi sia incolmabile e come il forte inquinamento del traffico veicolare non abbia più un baluardo verde a contrapporsi. Nessuna nuova piantumazione, nessun miglioramento del paesaggio, ormai divorato da aziende, attività commerciali, asfalto, cemento e tante tante erbacce. Ancora una volta Collecorvino può essere iscritta nella lista nera dei Comuni che non amano il verde.“