Crollo palazzina Torre Annunziata: “Non è il ‘libretto casa’ il vero salvavita”

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Non è il ‘libretto casa’ il vero ‘salvavita’ perché anche un bambino è in grado di comprendere che, in un libretto come quello immaginato, l’operatore disonesto scriverebbe cose diverse da quelle che effettivamente realizza, con ciò svuotandolo di qualsiasi, eventuale, utilità“. E’ il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ad alzare così gli scudi a difesa dell’associazione, riguardo le notizie apparse oggi sui principali media rispetto alla tragedia del crollo della palazzina di Torre Annunziata. Per il presidente di Confedilizia servono invece “controlli serrati su chi effettua interventi sugli immobili” e “incentivi sempre maggiori per gli interventi finalizzati alla sicurezza“. “E’ evidente a chiunque conosca l’Italia -segnala Spaziani Testa- che la richiesta di questo obbligo (il libretto casa) giunge ciclicamente, e persino tristemente poche ore dopo una tragedia, da professionisti in cerca di lavoro facile e garantito attraverso l’ennesimo pezzo di carta“. “Perché Confedilizia si è sempre schierata contro il ‘libretto casa’, peraltro confortata dalla giurisprudenza, che lo ha dichiarato illegittimo, e dai massimi esperti della materia, che lo considerano inutile? Non certo -incalza il presidente dell’organizzazione dei proprietari di casa- per il rischio di perdita di valore degli immobili, ‘anche se è in gioco la sicurezza’. No, proprio no“. “Il motivo è -scandisce Spaziani Testa- che il libretto non servirebbe allo scopo indicato e sarebbe addirittura dannoso, perché creerebbe illusioni“. “Lo ha ben spiegato qualche tempo fa il professor Camillo Nuti, ordinario di Tecnica delle costruzioni, membro del Consiglio superiore dei lavori pubblici e consulente della Protezione civile: ‘Sul fascicolo del fabbricato si illudono le persone. La sicurezza di un fabbricato è una cosa estremamente complessa che non può essere demandata a una cartella che contiene documenti’” cita il presidente di Confedlizia. “Dopodiché, se la superficialità e la demagogia dovessero prevalere, la giurisprudenza (Tar, Consiglio di Stato, Corte costituzionale) ha indicato in una decina di sentenze il modo legittimo con cui uno ‘strumento’ di questo tipo dovrebbe essere effettuato: a cura della Pubblica Amministrazione e con oneri a carico della stessa” rimarca Spaziani Testa. “Ma -avverte- si tratterebbe di una sconfitta“. “Per far contenti i superficiali (chi non sa o non comprende) e gli interessati (chi cerca lavoro facile), ci si distrarrebbe dalle vere cose da fare: controlli serrati su chi effettua interventi sugli immobili (per scongiurare i crolli derivanti da eventuali abusi) e incentivi sempre maggiori per gli interventi finalizzati alla sicurezza (anche in chiave antisismica)” conclude il numero uno di Confedilizia.

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