Negli Stati Uniti sta commuovendo la storia di abnegazione di una donna medico del Kentucky: la ginecologa, racconta il Washington Post, si è rimessa il camice per far nascere il bimbo di una sua paziente, dopo aver saputo che c’erano delle difficoltà. Amanda Hess, ginecologa di Frankfort, si era ricoverata nel Centro Medico Regionale per partorire pochi giorni fa: era a pochi minuti da un parto indotto quando ha sentito una donna in un’altra stanza urlare di dolore. Si trattava di una delle pazienti della ginecologa, che la dottoressa aveva visitato la settimana prima. Le infermiere hanno detto al medico che il bambino della paziente stava arrivando molto più velocemente del previsto e che il cordone ombelicale si era avvolto all’improvviso intorno al collo del piccolo. Il medico reperibile aveva lasciato l’ospedale per una pausa, e in sala parto avevano bisogno di aiuto immediato: “Ho infilato un altro camice per coprirmi la schiena e ho messo degli stivali sopra le scarpe, per proteggermi dai fluidi, poi sono andata nella sua stanza“, ha raccontato. “Avevo effettivamente preso una chiamata il giorno prima, quindi ho pensato che stavo lavorando fino all’ultimo minuto. Ma questo era letteralmente fino all’ultimo secondo. Certo, mi sono detta, non sono reperibile, sono qui per partorire, ma pensavo: ‘dobbiamo far nascere il bambino’“.
Tutto è andato bene e la paziente ha dato alla luce una bambina. Poco dopo è arrivato anche il medico reperibile. La ginecologa è tornata in stanza e più tardi anche lei ha dato alla luce una bambina.