“In Italia abbiamo migliaia di rifugiati e di richiedenti asilo lasciati, loro malgrado, a oziare nei centri di accoglienza e nelle caserme spesso alla mercé di chi li vuole utilizzare come manodopera per la piccola criminalità. Tenendo conto che ad esempio a Milano in alcune occasioni alcuni gruppi di profughi sono stati impiegati volontariamente per la pulizia dei parchi con risultati positivi a detta della stessa amministrazione comunale“: L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA propone alle prefetture italiane “un piano di utilizzo di queste persone su base volontaria e con un adeguato rimborso oltre ovviamente alla adeguate coperture assicurative per la realizzazione di gruppi destinati alla pulizia dei boschi e dei sottoboschi dei parchi nazionali, regionali e delle zone montane a rischio incendio.” “Ovviamente prima possiamo pensare ad un corso di addestramento specifico di qualche mese – dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA – e poi a partire dalla prossima primavera o dal tardo inverno questi gruppi di volontari di protezione dei boschi possono essere utilizzati per la pulizia dei boschi e dei sottoboschi a partire da quelli dei parchi nazionali e regionali. Penso – dice Croce – che la cosa possa essere utile per l’ambiente ma anche per loro, in modo da toglierli dall’ozio forzato dando loro dei compiti precisi che gli permettano in qualche modo di rendersi utile verso la nazione che li ospita“.