Previsioni Meteo: dopo la rinfrescata di questi giorni è in arrivo un’altra ondata di caldo, ma sarà più moderata

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Previsioni Meteo – Archiviati gli effetti della rinfrescata delle ultime ore nei prossimi giorni assisteremo ad un nuovo consolidamento dell’anticiclone sub-tropicale che garantirà generali condizioni di stabilità su buona parte del territorio nazionale, dal nord al sud. La tendenza è già da domani verso un sostanziale aumento delle temperature indotto sostanzialmente da ben due fattori: l’incremento del soleggiamento e il progressivo afflusso in quota di masse d’aria sempre più calde. Da metà settimana una nuova ondate di calore, provenienti dai “torridi” deserti del Maghreb, tornerà a risalire in direzione della Spagna e della Francia, invadendo gran parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo. Lo sviluppo della suddetta onda anticiclonica è da ricercare in un temporaneo blocco della circolazione atmosferica sull’area euro-atlantica. Difatti, ad ovest delle Isole Britanniche, sull’Atlantico orientale, si andrà a scavare una ampia circolazione ciclonica, ben collaudata in quota, alimentata dal ramo principale del “getto polare” che esce a gran velocità dall’area canadese.

Entro le prossime 48 ore questo assetto configurativo favorirà una notevole espansione verso nord del promontorio anticiclonico dinamico sub-tropicale algerino, il quale invaderà il Mediterraneo centro-occidentale venendo ulteriormente rinvigorito dal contemporaneo approfondimento della saccatura che si andrà a sviluppare ad ovest delle Isole Britanniche, della Spagna e del Portogallo, causa una sensibile intensificazione del “getto polare” sopra l’Atlantico che avrà il merito di stirare l’asse di saccatura fino in prossimità delle coste settentrionali marocchine. Questa saccatura scivolando lungo l’Atlantico orientale, stimolerà più ad est un “tilting” dell’ampia promontorio anticiclonico nord-africano, attestato con il proprio asse principale fra l’Algeria centrale e il Mediterraneo centro-occidentale.

Quest’ultimo, a seguito dello stiramento della saccatura atlantica, in fase di “tilting” visto il notevole rinforzo del “getto” lungo il ramo ascendente della saccatura, comincerà a gonfiarsi sopra il Mediterraneo centro-occidentale, evolvendo in un vero e proprio promontorio anticiclonico che ergerà la propria cupola (la cosiddetta “cresta d’onda”) fino alle Alpi, la quale verrà costantemente alimentato dalla risalita di masse d’aria molto calde e secche direttamente aspirate dai deserti dell’Algeria centrale. Per quel che concerne l’onda di calore va ricordato che verrà ulteriormente enfatizzata dalla classica “avvezione di spessore”, il flusso di aria piuttosto calda e secca, ben strutturato nei medi e bassi strati, che comincia a crescere di quota, interessando gli strati medi e superiori della troposfera.

Questi flussi caldi, d’origine sub-tropicale continentale (provenienti dalla regione sahariana, dai 25°-30° latitudine nord), crescendo di quota tendono ad investire una maggior fetta di troposfera, comportando importanti aumenti dei valori di geopotenziale (a 500 hpa), coadiuvati da sensibili aumenti termici (sia d’origine radiativa che per il contributo dell’insolazione). L’aumento dei valori del geopotenziale in quota ovviamente tendono a stabilizzare maggiormente la massa d’aria calda, che sale dalle latitudini sub-tropicali, associando ad essa condizioni spiccatamente anticicloniche, anche se non manca mai la copertura nuvolosa, di tipo avvettivo (alta e stratiforme).

Il rialzo del geopotenziale in quota, oltre a stabilizzare la massa d’aria sub-tropicale, sempre che non vi siano intrusioni fredde nell’alta troposfera dai quadranti sud-occidentali o occidentali (spesso responsabili dello scoppio improvviso dei violenti temporali pre-frontali che salgono il ramo ascendente di una saccatura o di una giovane ciclogenesi), favorisce al contempo una recrudescenza della calura nei bassi strati, vuoi anche per il contributo dell’insolazione che della stessa ventilazione meridionale, dominante in seno ai flussi sub-tropicali. Da qui tende a svilupparsi la cosiddetta onda mobile di calore (“heat waves” per gli inglesi, i meteorologi statunitensi e canadesi) che s’innesca lungo i confini fra un’area anticiclonica, particolarmente strutturata nella media troposfera, e il ramo ascendente (bordo orientale) di una estesa saccatura che dalle alte latitudini (sub-polari) si estende verso latitudini più meridionali.

Sul bacino del Mediterraneo l’avvento delle classiche ondate di calore si delinea nell’erezione, verso nord o nord-est, di robusti anticicloni di blocco che dall’entroterra desertico del Marocco, dell’Algeria e della Libia si innalzano verso il “mare Nostrum”, venendo alimentati al proprio interno da un esteso flusso di aria calda e molto secca che viene aspirata direttamente dal Sahara centro-occidentale, più precisamente dall’area del Maghreb. In genere in queste situazioni l’aumento della “compressione adiabatica” generato dall’avvezione di spessore negli strati intermedi, le notevoli “Subsidenze atmosferiche” (correnti discendenti tipiche nelle aree anticicloniche), l’intensa insolazione e la scarsa umidità, inibita proprio dalla “compressione” verso il basso delle masse d’aria, già in origine piuttosto calde (aria sub-tropicale), comportano un sensibile aumento delle temperature che si riscontra soprattutto nei medi e bassi strati della troposfera.

Le configurazioni adatte per l’innesco delle ondate di calore risultano molto frequenti fra la tarda primavera e l’estate e possono interessare anche l’Europa centro-settentrionale, con risentimenti fino alle latitudini sub-polari. Prima di concludere va sottolineato come l’ondata di calore pronta ad investire il nostro territorio nazionale dal prossimo weekend sarà decisamente più debole di quella che ci ha interessato la settimana scorsa, con picchi fino ad oltre i +43°C +44°C sulla Sicilia. Le temperature massime risulteranno un po’ più elevate sulle pianure e sulle vallate e conche interne, dove localmente si registreranno temperature massime di oltre i +34°C +35°C. Sempre entro il prossimo weekend il caldo comincerà ad avvertirsi anche sull’area alpina e su parte dell’Europa centrale, con temperature massime di oltre i +32°C +33°C.

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