Come noto, ha avuto grande successo il lancio di Paolo Nespoli verso la Stazione Spaziale Internazionale, che “ormai ha quasi 20 anni, tanto che nel 2024 potrebbe chiudere i battenti e che per la sua qualificazione tecnica positive potrebbe pero’ non andare in pensione prima del 2028“, dichiara all’ANSA il capo di gabinetto del direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea, Elena Grifoni Winters. La missione VITA di Paolo Nespoli – prosegue – prepara il terreno al futuro dell’esplorazione spaziale, le cui destinazioni saranno tre: l’orbita bassa, quella in cui si trova la ISS, la Luna e Marte.
“Ormai gli esseri umani vivono in modo permanente nell’orbita bassa, in realta’ ci siamo gia’ staccati dalla Terra“, mentre per quel che riguarda il nostro satellite naturale, ci sono due programmi in corso (una missione statunitense che prevede orbite circumlunari dalla quali inviare veicoli sulla superficie, e una russa che prevede l’invio di un veicolo equipaggiato con un trapano. Terza destinazione “Pianeta Rosso”, obiettivo della celeberrima e complessa missione europea ExoMars 2020.
La missione di Paolo Nespoli organizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana su accordo con la NASA, “si iscrive nel piano di missioni che servono ad aumentare le conoscenze necessarie a preparare il futuro“, che “si comincia a preparare fin da adesso“.