L’astronauta ESA Paolo Nespoli comincia la terza missione sulla Stazione Spaziale: ecco cosa lo attende da oggi

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L’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli, l’astronauta NASA Randy Bresnik ed il comandante russo Sergei Ryazansky della Roscosmos sono partiti ieri per lo spazio dal cosmodromo di Baikonur, Kazakistan, alle 17:41 ora italiana (15:41 GMT). La loro navetta Soyuz MS-05 ha orbitato la Terra quattro volte per raggiungere, sei ore più tardi, la Stazione Spaziale Internazionale, e l’equipaggio si stabilirà ora nella nuova casa e posto di lavoro per cinque mesi.

Vita“, il nome della missione di Paolo, sta per Vitalità, Innovazione, Tecnologia ed Abilità ed è stato scelto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che fornisce la missione attraverso un accordo bilaterale con la NASA.

Questo è il terzo volo nello spazio di Paolo e la terza visita sulla Stazione Spaziale: ha già accumulato 174 giorni nello spazio con le missioni precedenti, un volo con lo Space Shuttle nel 2007 ed una missione di cinque mesi nel 2011.

Il lancio di ieri è il secondo per Sergei e per Randy. Il trio si unisce agli astronauti NASA Peggy Whitson e Jack Fischer ed al cosmonauta Fyodor Yurchikhin che hanno dato loro il benvenuto a bordo dell’avamposto in orbita.

Dopo l’attracco al modulo Rassvelt, il portellone tra la navetta Soyuz e la Stazione Spaziale Internazionale è stato aperto alle 01:57 (23:57 GMT) segnando così l’inizio della missione Vita.

Poco dopo il loro arrivo, i sei astronauti che ora vivono sulla Stazione Spaziale, hanno partecipato ad una breve conferenza stampa e si sono collegati con amici e parenti.

Sono passati sei anni dall’ultima visita di Paolo sulla Stazione Spaziale ed il laboratorio “in assenza di gravità” è cambiato da allora. I moduli sono stati riposizionati ed i sistemi aggiornati. Nuovi veicoli commerciali portano le provviste alla Stazione Spaziale e Paolo aiuterà ad agganciare e a far attraccare le navicelle cargo che arriveranno regolarmente, utilizzando il braccio robotico della Stazione.

Prima la Scienza

Copyright ESA/NASA
Copyright ESA/NASA

Paolo ha un programma completo di scienza ed esperimenti pianificati per la sua missione di cinque mesi. Continuerà gli esperimenti dei partner internazionali che tengono la Stazione Spaziale Internazionale in alto e parteciperà ad alcuni di essi come soggetto di prova.

La possibilità di eseguire esperimenti per un lungo periodo sulla Stazione Spaziale, di 17 anni ma con innovative strutture di ricerca, è ciò che rende il laboratorio così attraente per gli scienziati a Terra – dallo studio sui metalli, sulle piante e sul nostro pianeta, al comprendere i segreti del nostro universo.

Le prime due settimane serviranno a Paolo per riadattarsi a vivere e lavorare in microgravità. Vivendo nello spazio, vedrà la sua spina dorsale che si allungherà ancora di più, i fluidi del corpo si sposteranno verso il capo e le sue ossa si indeboliranno. Tali cambiamenti devono essere compresi in modo da poter esplorare il nostro sistema solare e mandare l’uomo ancora più lontano nello spazio, ma essi offrono anche opportunità interessanti per i ricercatori che cercano le cause di disturbi simili sulla Terra, come ad esempio l’osteoporosi. Gli astronauti nello spazio subiscono una forma di rapido invecchiamento che è reversibile quando tornano sulla Terra, rendendoli degli affascinanti casi di studio.

Seguite la missione attraverso gli occhi di Paolo sui social media via paolonespoli.esa.int

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