Già lo scorso mese di giugno è stato uno dei più caldi degli ultimi 150 anni, superando, nelle regioni alpine e nelle aree centro occidentali del Nord Italia, l’anomalia termica del mese di giugno 2003, quando il caldo fu asfissiante. A metterlo in evidenza è Avvenia, il player italiano leader della white economy e della sostenibilità ambientale.
«Effettivamente quest’ultimo mese si è registrato un considerevole surplus termico. Mediamente l’eccesso termico rispetto alla norma è stato valutato intorno ai 5 gradi» sottolinea il dott. Alessio Cristofari, Direttore dello Sviluppo Business di Avvenia con delega alle «Strategie di mercato Esco».
E questo mese di luglio la situazione non tende a migliorare, con un’imponente ondata di calore che porterà in tutt’Italia a temperature di almeno 2 gradi al di sopra della media, con punte di +4 gradi nel Nordovest, in Sardegna e in Toscana.
«Temperature quindi sopra i 34 gradi per moltissimi giorni, a fronte di pochissime precipitazioni, anche queste previste sotto la media» commenta l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia.
Il clima sarà poi molto caldo ad agosto, con temperature sopra la norma al Nord e temporali al Sud. «Caldo sì nel Meridione, ma senza molti eccessi o perlomeno con minori eccessi rispetto al resto del Paese, soprattutto rispetto alle regioni settentrionali» commenta il fondatore di Avvenia.
Le alte temperature dovute ai fenomeni climatici correlati con il riscaldamento globale avranno tuttavia un impatto considerevole sulle grandi aree urbane, dove il cemento e l’asfalto accumulano calore durante il giorno e lo rilasciano durante la notte.
«In città come Roma, Napoli e Milano la temperatura percepita sarà superiore ai 40 gradi» sottolineano gli analisti di Avvenia.
Gli effetti del caldo mostreranno dunque un impatto maggiore sulle persone che vivono in un ambiente urbano. Tenendo in conto le caratteristiche del territorio e la densità di popolazione, secondo Avvenia nel periodo luglio-agosto 2017 l’impatto sarà maggiore in città come Roma, Napoli, Milano, Firenze, Palermo, Catania e Torino.
«Eppure per contrastare gli effetti del caldo nelle città basterebbe reintrodurre la vegetazione nel contesto urbano e rendere energeticamente più efficienti le abitazioni dei cittadini» chiosa l’ingegner Giovanni Campaniello.
Ma proprio in quanto a efficientamento energetico gli edifici italiani mostrano percentuali di dispersioni termiche elevatissime e questo rende ancora più roventi gli appartamenti degli italiani.
Per Avvenia la sfida energetica nell’edilizia è fondamentale, un settore per il quale l’azienda fondata dall’ingegner Giovanni Campaniello ha messo a punto soluzioni di efficientamento gestionale in grado abbattere del 50% i consumi legati alle attività delle persone e di portare anche ad una riduzione del 20% dell’intensità energetica dell’organizzazione aziendale che sfrutta gli edifici.
«L’efficienza energetica è un investimento, non una spesa, perché si ha un ritorno garantito» puntualizza il Direttore dello Sviluppo Business di Avvenia, dott. Alessio Cristofari.
Il costo di un progetto di efficientamento energetico è in effetti ripagato dai risparmi sulla bolletta e consente di ridurre non solo i consumi ma anche le emissioni in atmosfera, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e a mitigare gli effetti del riscaldamento globale.