E’ emergenziale la situazione siccità in tutta la Penisola: basta dare uno sguardo alle foto nella gallery, che mostrano quello che viene soprannominato il “Re dei fiumi alpini“, il “fiume” Tagliamento: è il più importante corso d’acqua del Friuli-Venezia Giulia con una lunghezza di 170 km ed un bacino fluviale ampio quasi 3.000 km². Viene considerato l’unico dell’intero arco alpino ed uno dei pochi in Europa a preservare una morfologia a canali intrecciati.
Sulla base dei dati forniti dalle direzioni regionali Ambiente, Agricoltura e Pesca, che hanno evidenziato una forte riduzione del flusso del Tagliamento, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha emanato lo scorso mese un decreto che ha sancito lo stato di sofferenza idrica. Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi hanno causato un deficit idrico generalizzato che si riflette sulle acque superficiali e sotterranee del Friuli Venezia Giulia. A maggio e giugno la pioggia è stata decisamente scarsa, con valori ben al di sotto della media del periodo.
Nel bacino montano del Tagliamento le precipitazioni sono state il 54% del valore medio mensile, mentre in pianura sono oscillate tra il 65% e il 72%. Una situazione che sul Tagliamento ha portato particolari difficoltà in corrispondenza della sezione di Ospedaletto, dove è ubicata la derivazione del Consorzio di bonifica Pianura friulana. La portata naturale del fiume (il 19 giugno pari a 25,65 metri cubi al secondo) non è sufficiente, infatti, a garantire contemporaneamente il Dmv e l’approvvigionamento del Consorzio (sarebbero necessari 32,02 metri cubi al secondo, ndr), il quale fornisce l’acqua alla media Pianura friulana, assicurando l’irrigazione di circa 26 mila ettari di coltivazioni.