L’Italia è tornata in orbita, Paolo Nespoli a bordo della Stazione Spaziale: inizia la Missione VITA

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In orbita l’astronauta italiano dell’Esa Paolo Nespoli che realizzerà la missione di lunga durata ‘Vita’. Il lancio è avvenuto dal cosmodromo di Baikonour, in Kazakistan, alle 17:41 (ora italiana) a bordo della Soyuz MS-05. Nespoli in appena sei ore di viaggio ha raggiunto la Stazione Spaziale per svolgere una missione che lo vedrà nello spazio fino a dicembre prossimo.
A bordo della Soyuz MS-05 con Paolo hanno viaggiato il cosmonauta russo Sergei Ryazansky e l’astronauta americano della Nasa Randy Bresnik.
Con l’arrivo di Nespoli sulla Iss prende il via la missioneVita‘, acronimo di Vitality, Innovation, Technology, Ability, la terza di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana ed il logo che la contraddistingue è ispirato al Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto. Vita fa parte della partnership strategica tra Asi e Nasa sancita dall’accordo bilaterale Mplm.
Con la missione Vita, Paolo torna per la terza volta nello spazio dopo la missione Esperia del 2007 a bordo dello Shuttle Discovery e la missione MagISStra del 2010. Durante la sua permanenza sulla Iss, Paolo Nespoli avrà il compito di seguire oltre 200 esperimenti di cui ben 11 selezionati da Asi, la gran parte dei quali biomedici e il resto tecnologici. Come membro dell’equipaggio della Spedizione 52/53, Paolo, segnala l’Esa, “lavorerà, vivrà, mangerà e si divertirà” con molti astronauti esperti come Fyodor Yurchikhin, Jack Fischer, Randy Bresnik, Sergei Ryanzansky e Peggy Whitson, l’astronauta con la quale Nespoli aveva già volato nel 2007.

Paolo Nespoli, uomo d’azione con una mente da ingegnere

Copyright: ESA–Stephane Corvaja, 2017
Copyright: ESA–Stephane Corvaja, 2017

Al termine degli studi in aeronautica ed astronautica, Paolo è entrato a far parte al Centro Astronauti Europeo dell’ESA a Colonia, in Germania, ed ha contribuito alla creazione degli impegnativi programmi di formazione.

Uomo d’azione con una mente da ingegnere, Paolo ha applicato tre volte per entrare a far parte del corpo astronauti. La sua testardaggine e la sua preparazione lo hanno infine ripagato: nel 1998 diventa astronauta dell’ESA.

Paolo ha trascorso 174 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale con le missioni Esperia e MagISStra, nel 2007 e nel 2010 rispettivamente. “Non vedo l’ora di essere di nuovo un extraterrestre,” ha dichiarato. “È il modo migliore di concludere la mia carriera di astronauta“.

Quando partecipi a missioni di lunga durata come è stata la mia seconda missione e come sarà questa qua, devi diventare parte integrante della Stazione, devi trovare il modo di essere a tuo agio, devi imparare a diventare Superman, nel senso che devi volare letteralmente, e ci vuole tempo; ci vogliono 4-6 settimane prima che uno si senta a casa sua, per non essere obbligato a pensare come spostarsi da qui a lì senza sbattere da tutte le parti…

Nel 2007 Nespoli ha partecipato per due settimane, con la missione Esperia, all’assemblaggio della ISS, dove ha poi trascorso sei mesi a partire dal dicembre 2010 (missione MagISStra).

In che modo la sua terza volta sarà diversa? “Questa volta – spiega – cercherò anche di godermi queste sensazioni che derivano dall’essere nello spazio, invece di focalizzarmi solamente sul fare del mio meglio per ottenere il miglior risultato“.

Il prossimo equipaggio della ISS non avrà tempo di annoiarsi, con i circa 200 esperimenti scientifici previsti in programma, 11 dei quali nell’ambito della missione VITA dell’Agenzia Spaziale Italiana. La microgravità rappresenta una miniera inesauribile per gli scienziati che seguono i progressi degli astronauti dalla Terra. E per Nespoli: “Questa gioia della scoperta è una delle cose che ti danno euforia, ed è forse quello che da adulti perdiamo e che invece abbiamo sicuramente da bambini; quindi andare nello spazio ti riporta indietro e forse ti ringiovanisce anche, chissà…

Comprendere la Terra dall’alto: scienza dallo spazio

L’acronimo Vita sta per Vitalità, Innovazione, Tecnologia ed Abilità ed è stato scelto dall’Agenzia Spaziale Italiana, ASI, che fornisce la missione attraverso un accordo bilaterale con la NASA.

Il significato italiano della parola “vita” riflette gli esperimenti che Paolo eseguirà e la nozione filosofica del vivere nello spazio – uno dei posti più inospitali per l’uomo.

Il logo della missione è stato sviluppato dall’ESA insieme ad ASI ed a Paolo. Tre elementi si distinguono: un filamento di DNA come simbolo della vita e della scienza, un libro come simbolo della cultura e dell’istruzione, e la Terra come simbolo dell’umanità.

Il vasto programma scientifico della missione Vita comprende esperimenti di biologia, fisiologia umana nonché monitoraggio dell’ambiente spaziale, scienza dei materiali e dimostrazioni tecnologiche.

Paolo Nespoli

Tutti gli esperimenti utilizzano il laboratorio “fuori da questo mondo” – (compreso il laboratorio europeo Columbus) per migliorare la vita sulla Terra o per prepararsi per future esplorazioni abitate del nostro sistema solare.

Quando non impegnato in esperimenti scientifici, Paolo lavorerà con i colleghi alla manutenzione della Stazione Spaziale e per mantenere l’avamposto in orbita in ordine per l’equipaggio di sei.

La singolare casa di Paolo gli permetterà di ispirare la prossima generazione di ingegneri e scienziati in quanto condividerà il suo viaggio con i giovani a Terra. Incoraggerà le nuove generazioni a mantenere attivo il cervello ed a seguire uno stile di vita sano con due sfide internazionali.

Paolo sostiene Mission-X ‘Allenati come un Astronauta’, un programma di istruzione nel quale giovani studenti di oltre 25 Paesi portano avanti delle attività scientifiche ed imparano come rimanere in forma. Paolo è inoltre ambasciatore per la sfida europea Astro Pi Challenge, un’opportunità unica per gli studenti europei di far girare i propri codici sui mini computer, denominati Raspberry Pi, installati sulla Stazione.

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