“Con oltre 4000 tonnellate pescate ogni anno e il 40% delle produzioni mediterranee, l’Italia è il principale produttore europeo di pesce spada. I produttori italiani di pesce spada chiedono all’Europa una assegnazione di quota in linea con quella che è la produzione ittica nazionale. Per questo condividiamo quanto espresso dal vice presidente della Commissione Pesca del Parlamento europeo, Renata Briano, nelle interrogazioni rivolte alla Commissione Ue“. Così l’Alleanza Cooperative pesca sulle procedure di assegnazione delle quote per la pesca del pesce spada.
Pomo della discordia, ricorda l’Alleanza, è la serie storica che la Commissione europea vuole adottare per calcolare il quantitativo massimo pescabile da ogni paese. La Commissione vuole prendere in esame le catture dal 2012 al 2014, ritenute da Bruxelles più attendibili.
“Ribadiamo – conclude l’Alleanza – la nostra contrarietà a questa soluzione che farebbe perdere agli operatori italiani 500 tonnellate di quota e chiediamo di utilizzare un arco temporale più ampio, 2010 -2014, in grado di cogliere meglio i reali livelli storici di produzione. Facciamo appello al governo italiano affinché sostenga con forza e in ogni sede istituzionale la battaglia portata avanti dalla pesca italiana“. (AdnKronos)