Dopo 3 giorni di calma, la gigantesca macchia solare AR2665 ha prodotto oggi, 14 luglio (alle 02:09 UTC), un lungo e potente brillamento classe M2, catturato dalla sonda NASA Solar Dynamics Observatory (immagine in alto).
L’esplosione è durata oltre 2 ore ed ha prodotto una scarica di raggi X e protoni energetici che hanno ionizzato gli stati superiori dell’atmosfera terrestre.
Blackout radio sono infatti stati rilevati sull’Oceano Pacifico e soprattutto sul Circolo Polare Artico.
Di grande rilevanza anche l’espulsione di massa coronale prodotta: l’esplosione ha generato un CME che sembra essere diretto verso la Terra. La nube di particelle cariche in espansione potrebbe raggiungere il nostro pianeta il 16 luglio e potrebbe produrre tempeste geomagnetiche e aurore sulle alte latitudini.