Roma: “ArtFutura-Creature digitali”, un viaggio nel futuro digitale

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Presso i nuovi spazi espositivi dell’ex Dogana di Roma, fino al 10 settembre, è possibile viaggiare nel futuro grazie all’esposizione ‘ArtFutura-Creature digitali‘. Un progetto – spiega Luisa De Biagi sull’Almanacco della Scienza del CNR – che illustra con percorsi immersivi e istallazioni il confine sottile tra arte e scienza, evidenziandone tangenze e suggestioni creative, nell’immaginazione di una realtà futuribile. Montxo Algora, direttore dello storico Festival internazionale ‘ArtFutura’, ha riunito per l’occasione alcuni dei più interessanti artisti digitali, molti dei quali anche scienziati.

Ed è proprio il fisico e matematico britannico Paul Friedlander a ‘iniziarci’ a questo viaggio, con una spettacolare istallazione ‘site specific’: una simulazione sensoriale della camminata in una galassia. L’artista, profondamente influenzato dalle ricerche sperimentali sullo spazio e la luce degli artisti László Moholy-Nagy, autore nel 1930 della prima scultura cinetica, e Dan Flavin, il minimalista delle celebri istallazioni scultoree con le lampade al neon, sperimenta e studia da più di 20 anni nuove tecnologie che permettano di trasformare la luce in materia flessibile e plasmabile, realizzando così suggestive sculture multicolori di luce cinetica che generano oleografie dinamiche. ‘Spinning Cosmos’, l’istallazione realizzata per questa mostra, si ispira alla meccanica quantistica e alla teoria delle stringhe, evocando anche nel titolo universi paralleli e misteriosi mondi inesplorati.

L’argentino Esteban Diacono, esperto di comunicazione visiva, parte invece dalle fobie umane e le coniuga con oggetti che sfidano le leggi della fisica, per creare animazioni surreali. Del tutto ipnotiche e magiche sono anche le sculture in ferrofluido (metallo liquido che reagisce alla prossimità di campi magnetici) della fisica giapponese Sachiko Kodama: opere che vibrano e cambiano continuamente forma prima di tornare allo stato liquido. Così come in continuo divenire sono le istallazioni robotiche dello statunitense Chico MacMurtrie, che esplora la narrazione non lineare manipolando forme geometriche, luci, mappature e realtà virtuali, in un’istallazione interattiva.

Infine, il collettivo londinese di digital designers ‘Universal Everything’, reduce dal successo del Salone del mobile di Milano, rappresenta concretamente il rapporto emotivo tra uomo e tecnologia realizzando vere e proprie opere d’arte e traducendo in visioni la musica dei Radiohead e dei Coldplay (Opera House di Sydney). ‘Screens of the Future’, in mostra a Roma, illustra una serie di prototipi visionari basati sulle tecnologie più innovative, come i display flessibili che cambiano forma e funzione a seconda del contesto, realizzando dei demo che anticipano il prossimo techno-futuro.

Informazioni:

Che cosa: mostra ‘ArtFutura-Creature digitali’

Quando: fino al 10 settembre 2017

Dove: ex Dogana, via dello Scalo di San Lorenzo 10,  Roma

Info: tel. 06/6893806; www.artfuturaroma.it

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