“La Presidenza del Senato, con la collaborazione dei Senatori Questori, ha avviato un lavoro intenso di formazione e approfondimento che consentirà di verificare gli effetti che si sono riscontrati a seguito delle decisioni assunte e quale correlazione vi sia tra effetti e strumenti, obiettivi e assetti organizzativi. L’analisi di impatto sulla base dell’evidenza empirica presuppone e preserva l’imparzialità delle strutture tecniche di supporto, caratteristiche peculiari delle Amministrazioni parlamentari. Nel contesto parlamentare, il riscontro delle evidenze empiriche non conclude tuttavia l’attività valutativa. L’ultimo passaggio del processo è necessariamente la consultazione, attenta e critica, dei destinatari finali delle politiche stesse”. Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso nel suo discorso in occasione della cerimonia di conferimento del premio Peter Rossi al professore Martini. “Infatti – spiega il presidente – la consultazione consente al Legislatore di conoscere le osservazioni dei soggetti destinatari delle norme adottate. Tale riscontro può consentire alle Amministrazioni di effettuare campagne informative mirate, specialmente nei casi in cui si registri una distanza significativa tra l’analisi di impatto delle norme e la ‘percezione’ degli effetti di quelle norme da parte dei cittadini”. “Ciò risulta tanto più essenziale in settori e casi – penso all’ambito della Salute pubblica – nei quali una percezione non corretta possa tradursi in comportamenti da parte dei cittadini che siano contrari ai loro stessi diritti costituzionalmente garantiti – sottolinea Grasso nel giorno in cui è previsto l’approdo in aula del decreto vaccini su cui il Governo ha posto la fiducia -. La consultazione consente quindi la realizzazione di modelli maggiormente avanzati di trasparenza, interazione e condivisione tra Legislatore e cittadini. La valutazione delle politiche pubbliche può divenire, pertanto, il mezzo di maturazione di una consapevolezza civica maggiormente informata, libera, democratica”.