Nonostante la programmazione estiva televisiva, gli italiani, soprattutto gli anziani, rimpiangono le edizioni invernali sicuramente più strutturate e incisive. Secondo uno studio realizzato dal portale di adv e marketing Spot and Web in collaborazione col pool di psicologi dell’associazione “Donne e qualità della vita”, c’è una vera e propria sintomatologia che sta colpendo chi guarda la tv: la sindrome di astinenza da trasmissione o conduttore tv riguarda un buon 30% del pubblico televisivo, in particolare gli over 60, che nel 71% dei casi ne soffrono durante i lunghi e caldi mesi estivi. I sintomi principali, secondo la ricerca, sono: mal di testa e disorientamento (42%); nervosismo e sudorazione eccessiva (39%); telecomando-dipendenza e continuo zapping nella speranza, vana, di trovare i volti televisivi amati (33%); ricerca spasmodica su riviste e giornali per vedere cosa va in onda alla tv (28%); principi di depressione, coltivata anche dalla solitudine tipica degli anziani soli a casa in agosto (23%); stanchezza cronica e mancanza di stimoli (19%); insonnia, causata dalla preoccupazione di non avere il solito sostegno della televisione il giorno successivo (14%); perdita dell’appetito, non avendo come compagna di pasto la propria trasmissione preferita (10%); calo drastico di rapporti sociali dovuti anche all’astinenza da programmi televisivi (7%); disfattismo e catastrofismo dovuti all’assenza di punti di riferimento nel piccolo schermo (4%).