Per risparmi dell’acqua fino al 60% la soluzione potrebbe essere irrigare il mais con la stessa tecnica impiegata da Israele nel deserto, cioè goccia a goccia, così da ridurre al minimo lo spreco di acqua. A cogliere la sfida le cooperative cerealicole di Confcooperative Fedagri Piemonte, il Consorzio Ceralicolo Capac e il Consorzio Irriguo Angiono Foglietti, che dopo aver sperimentato la tecnica da un paio di anni su un campo di 30 ettari, ora progettano di estenderla nella prossima primavera a 300 ettari, su un’area a cavallo delle province di Torino e Vercelli. ”I cereali, da sempre, sono tra le coltivazioni che necessitano di più irrigazione in un periodo breve ma fondamentale, come quello estivo Se poi si pensa che il sistema utilizzato attualmente risale al 1500, si comprende quanto bisogno ci sia di innovazione – spiega all’Adnkronos Michele Bechis, responsabile settore cerealicolo di Fedagri Piemonte – per questo si è pensato di adottare anche in Piemonte la tecnologia che hanno inventato gli israeliani per bagnare il deserto. In pratica anzichè buttare l’acqua nel campo, a scorrimento, la si convoglia attraverso i filari del mais attraverso ‘ali gocciolanti’, manichette di plastica con forellini ogni 40 centimetri, che rilasciano gocce d’acqua a basta pressione, a una atmosfera di pressione, meno di quella per intenderci che esce da rubinetto di casa. ”Quest’acqua, quindi, gocciola piano piano e bagna il mais senza sprecare acqua, anzi, con un risparmio accertato fino al 60%”, aggiunge Bechis. ”Il bilancio di questi due anni di sperimentazione – aggiunge ancora Bechis – è stato molto positivo perchè abbiamo ottenuto tre obiettivi, risparmio di acqua, ottima produzione e mais molto sano sotto il profilo sanitario perchè potendo dosare l’acqua riusciamo a dare acqua alla pianta quando ne ha bisogno, evitando così di ‘stressarla’, con la conseguenza che la pianta si ammala di meno”.