Mentre il bacino centro-occidentale del Mediterraneo è interessato dall’ennesima ondata di calore di questa estate, poco più a nord il flusso perturbato principale che entra dall’Atlantico raggiunge l’Europa centrale, sotto forma di umide e instabili correnti sud-occidentali che stanno causando diverse fasi di maltempo e numerosi temporali. Specialmente tra Francia, Germania, Svizzera e sull’Austria, dove proprio ieri si è sviluppata un’imponente “supercella temporalesca” che ha favorito la nascita anche di un tornado, il cui cono è transitato a poca distanza dalle piste dell’aeroporto internazionale di Vienna. Fortunatamente il tornado è transitato a debita distanza dalla struttura aeroportuale, evitando così di cagionare danni ingenti, se non addirittura feriti o vittime. Il tornado, dopo aver sfiorato l’aeroporto, è andato a dissolversi sulle campagne circostanti, passando su aree pressochè disabitate.
La “supercella” responsabile del tornado ha anche interessato la capitale austriaca, causando forti rovesci di pioggia e grandinate, con chicchi anche di media e grossa taglia. I resti della “supercella temporalesca”, prima di dissolversi, hanno apportato altre grandinate nell’area ad est della capitale austriaca, dove si segnalano diversi danni, soprattutto per autovetture danneggiate dalla caduta di chicchi particolarmente grossi. Nel corso del pomeriggio di ieri l’ingresso di aria più fresca nei bassi strati ha innescato intensi moti convettivi, favorendo lo sviluppo di grosse “Cellule temporalesche”, alcune davvero imponenti, che hanno dato la stura a forti rovesci e temporali. Alcuni di questi temporali, causa la presenza di un intenso “Wind Shear” verticale fra medi e bassi strati della troposfera, con correnti da SO in quota e ventilazione più occidentale nei bassi strati, hanno cominciato a roteare su sé stesse, presentato al loro interno moti vorticosi più che sufficienti per generare fenomeni vorticosi come i tornado.
Nel caso del tornado osservato ieri vicino l’aeroporto di Vienna va anche detto che la “supercella” in quel momento si trovava nel momento di piena maturità, tanto da permettere al potente “mesociclone” di potersi abbassare ulteriormente verso il basso, creando i presupposti giusti per lo sviluppo del cono. Sempre ieri forti grandinate hanno causato tanti disagi anche tra Francia e Germania, cadendo a tratti con chicchi di medie e grandi dimensioni. Eventi vorticosi di queste dimensioni in questo periodo dell’anno sono molto comuni in Europa, anche se è raro che uno di questi vortici possa puntare i centri abitati.