Sul fronte della ricostruzione post-sisma, “ad oggi vi è stata solo una prima sperimentazione sulle procedure per la ricostruzione di 18 scuole ma il clima di collaborazione instauratosi con il commissario straordinario e con la struttura di missione, creata per evitare le infiltrazioni mafiose, fa sperare in una ricostruzione trasparente e il più possibile rapida“. Così il presidente Raffaele Cantone, nel presentare alla Camera la relazione annuale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. La fase post emergenza, aggiunge il presidente dell’Anac, “è stata caratterizzata da polemiche per presunti ritardi e difficoltà connesse alla normativa e a procedure burocratiche e farraginose; in realtà, a parte l’oggettiva complessità degli interventi da effettuare, relativi a un’area di cratere geograficamente molto vasta (140 Comuni), ancora oggi sismicamente instabile, non è vero che le norme siano state un ostacolo agli interventi urgenti, perché esse invece consentono procedure particolarmente ‘speditive’ che in concreto molte amministrazioni, per presumibili ragioni di cautela, non hanno utilizzato“. “Sulla ricostruzione vera e propria – aggiunge – la normativa speciale ha opportunamente introdotto controlli analoghi a quelli del grande evento Expo 2015, riservando all’Autorità, attraverso un’unità operativa costituita soprattutto da membri della Guardia di Finanza, le verifiche sugli appalti“.