Uomo ferito da orso in Trentino, Lac: pronti a impugnare l’ordinanza di rimozione

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Nei giorni scorsi un uomo e’ rimasto ferito da un orso nei boschi del Trentino. “In base alle indicazioni del ferito in merito alle dimensioni, dovrebbe essere stata una femmina e del resto si tratta di una zona in cui l’allerta e’ nota ed e’ crocevia per sei femmine”. Lo ha riferito stamani l’assessore provinciale trentino all’Ambiente, Michele Dallapiccola, in Consiglio provinciale. “L’incidente del 22 luglio ha scatenato la solita reazione inadeguata della giunta provinciale che, come previsto, ha annunciato un’ordinanza per la rimozione di un orso sconosciuto. Siamo pronti a impugnare l’ordinanza di rimozione”. Ad affermarlo e’ la Lac, in una nota a firma della responsabile di zona, Caterina Rosa Marino. “In ogni zona del mondo frequentata da orsi – prosegue – si raccomanda di non coglierli di sorpresa, di non avere cani al seguito, e di non correre ne’ a piedi ne’, tantomeno, in bicicletta. Esprimiamo il nostro grande dispiacere per l’accaduto, auguriamo pronta guarigione al ferito, e ribadiamo che il problema non sono gli orsi, ma la scarsita’ di informazioni: piombare all’improvviso a ridosso di orsi, specie se femmine con cuccioli al seguito, non e’ salutare e neppure il comportamento piu’ opportuno, ma bisognerebbe esserne tutti informati”. “Occorre, per il bene di tutti – conclude – che gli umani diano agli animali il tempo di ascoltare i rumori prodotti camminando. Non occorre suonare la tromba, basta il tintinnio di un campanello o di un mazzo di chiavi o, semplicemente, parlare, canticchiare, fischiettare. Se l’orso, cosi’ come qualunque altro animale selvatico, percepira’ il rumore e l’odore dell’uomo, non ci sara’ alcun contatto, perche’ l’animale fuggira’ molto prima. L’orso ci teme e preferisce evitarci”. 

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