“La legge in discussione è una delle più importanti leggi di sanità pubblica della legislatura, quella che più di tante altre migliorerà le prospettive di salute dei cittadini italiani”. Così la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo oggi in Aula al Senato, nel corso della discussione generale sul decreto sui vaccini, sottolineando “l’approvazione dell’emendamento che prevede il coinvolgimento dell’Agenzia italiana del farmaco nel caso di controversie” relative ai prodotti farmacologici. Per la senatrice “è su basi scientifiche che i vaccini si possono definire sicuri, efficaci, necessari, non tossici e convenienti a noi molto di più che alle ditte farmaceutiche”, ma il dibattito sui vaccini “impone anche una riflessione sul nostro sistema di giustizia. E’ probabile – ha osservato infatti – che l’applicazione della legge che ci accingiamo a votare investirà presto i tribunali italiani. Il caso Di Bella e Stamina ci hanno insegnato che il nostro sistema di giustizia si presta alla possibilità di ignorare le direttive delle autorità sanitarie”. “Grazie al sostegno del gruppo delle Autonomie, di colleghi appartenenti trasversalmente alle forze politiche in Parlamento e del Governo – ha aggiunto – è stato approvato l’emendamento che prevede il coinvolgimento dell’Aifa nel caso di controversie relative ai farmaci, siano essi vaccini o farmaci oggetto di sperimentazione”. “Si tratta di una norma che vorrei dedicare alla memoria di Paolo Bianco dell’Università Sapienza e del generale dei Nas Cosimo Piccinno – ha proseguito Cattaneo – Uomini delle nostre istituzioni, di cui abbiamo conosciuto le competenze e l’inesauribile determinazione nell’aiutare il Paese e la giustizia nel far emergere la verità nella vicenda Stamina”. “Nel ricordo della loro passione civile, e fermo restando la piena autonomia del magistrato – ha aggiunto la senatrice – con la norma ‘Bianco-Piccinno’ si prevede la presenza obbligatoria nei processi della massima autorità in materia per limitare il rischio che si ripetano giudizi scientificamente infondati come successe proprio su Stamina. In altri termini, questa norma cerca di prevenire scelte improprie sulla salute”. “Approviamo questa legge, ma non consideriamo un traguardo l’aver sancito un obbligo – ha precisato la scienziata-senatrice – Il vero traguardo l’avremo raggiunto quando, continuando a informare correttamente i cittadini su questo tema, ne avremo fugato i timori e riconquistato la fiducia. La scienza, ricordiamolo, lavora per il benessere di tutti, ma perché essa sia condivisa e accettata necessita di essere compresa. Spetta alle istituzioni tutte – ha concluso Cattaneo – lavorare perché alle intenzioni facciano seguito le azioni”.