Allarme caldo: +10% al pronto soccorso

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Giornate da bollino rosso su gran parte dell’Italia con temperature che superano i 40 gradi. E nelle grandi città, dove l’afa e lo smog aumentano il caldo percepito, si sta registrando un aumento delle persone che arrivano al pronto soccorso. “C’è un incremento medio degli accessi del 10% – spiega all’AdnKronos Maria Pia Ruggeri, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) – un dato che va di pari passo con l’emergenza caldo. Va ricordato chi è più colpito da queste temperature: dal 2005 al 2015 gli accessi al pronto soccorso di anziani ‘over 70’ sono aumentati del 60% e i ricoveri del 50%. Sono loro ad andare in sofferenza quando arriva il gran caldo sopratutto chi ha patologie croniche pregresse“.
In questi giorni sono i dipartimenti di emergenza (Dea) delle grandi città ad aver registrato questo aumento – prosegue Ruggeri – Milano, Torino, Roma, Napoli. Non sono solo gli anziani ad arrivare in pronto soccorso spesso c’è anche quella fascia di popolazione cosidetta ‘fragile’: persone sole o chi ha difficoltà economiche e quindi non riesce a curarsi bene“. Secondo la presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza “sono utili i consigli che i media stanno divulgano in questi giorni, come bere molto e non uscire nelle ore più calde. Ma – precisa l’esperta – occorre un maggior impegno nel garantire una rete di protezione sociale a queste persone. Evitare quindi che giungano al pronto soccorso già in condizioni stremate. Inoltre sarebbe saggio che in molti luoghi pubblici frequentati dagli anziani sia garantita l’aria condizionata, dagli ospedali e Asl ai mezzi di trasporto“.

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