La scoperta di una galassia molto giovane, distante cinque miliardi di anni luce, avvolta da un campo magnetico simile a quello della Via Lattea, alimenta il sospetto che l’universo possa essere “magnetico”: la scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, si deve al gruppo coordinato da Sui Ann Mao, dell’Istituto Max Planck per la radio astronomia a Bonn. ”La scoperta e’ entusiasmante”, ha spiegato Mao. ”E’ la galassia piu’ lontana per la quale abbiamo queste informazioni sul campo magnetico”. I campi magnetici delle galassie sono “incredibilmente deboli“, milioni di volte piu’ flebili di quello della Terra, e una teoria scientifica suggerisce che si formino “in modo debole e disordinato per poi, col tempo, venire via rinforzandosi e organizzandosi“, ma questa idea sembra smentita dalla ricerca appena pubblicata. Il campo magnetico osservato nella lontanissima galassia infatti “non è molto diverso da quello che si vede nella nostra Via Lattea e in altre galassie vicine“, e pertanto la sua osservazione “e’ una prova che il magnetismo galattico compare relativamente subito, invece di crescere lentamente con il passare del tempo“.
La scoperta, secondo gli autori, indicherebbe che quasi tutti i corpi celesti dell’universo sono magnetici e puo’ aiutare a comprendere come il magnetismo si sia formato ed evoluto.